La passione per l’arte racconta di averla ereditata dalla nonna, osservandola mentre dipingeva o disegnava tra le mura di casa, ma gli autoritratti di Sébastien del Grosso sono molto più che semplici disegni.
Ognuna delle sue immagini richiede infatti contemporaneamente l’utilizzo della fotografia, del disegno e del photo editing. Si tratta dunque di un lungo e complesso procedimento che può richiedere da un minimo di un paio d’ore, ad un massimo di qualche giorno.
Prima di tutto vengono realizzate le fotografie. Veri e propri selfie che l’artista realizza sempre nel suo appartamento, solo ed esclusivamente con una luce naturale, per questo è molto importante scegliere il momento giusto della giornata in cui effettuare gli scatti.
In seguito si occupa di realizzare quelli che saranno gli schizzi che daranno vita alle sue immagini. Arti che escono minacciosi dal foglio, matite che disegnano i contorni del corpo dell’artista, tutti studiati nei minimi dettagli per andare a combaciare alla perfezione, una volta sovrapposti alla fotografia.
Si passa infine al photo editing. Gli schizzi a matita vengono prima scannerizzati e poi uniti alle fotografie con il semplice utilizzo dei tools di Photoshop.
Quello che rende le opere di questo artista francese uniche è proprio l’insieme delle tecniche utilizzate, sempre con il tocco unico ed inconfondibile dell’artista, che è l’unico a mettervi mano, a differenza di quello che solitamente viene svolto come un lavoro di équipe.
Sébastien del Grosso ha sfruttato al massimo la sua versatilità come chiave di volta dell’unicità di questa serie di opere, che ha intitolato “L’esquisse d’une vie” (lo schizzo di una vita), riuscendo a raccontare sé stesso nella maniera più intima, mettendo in scena i gesti più semplici ed i sentimenti che invadono la sua mente ogni giorno.
Nadia Guidi
Nadia, nevrotica precisina full time, nel tempo libero tento di farmi largo nell'insidioso mondo della curatela. Rincorro tutto ciò che toglie il respiro e sono alla costante ricerca della meraviglia.