Negli ultimi anni, al centro di ogni discussione pourparler intavolata in una cena tra semi-sconosciuti, in fila alla posta, sotto la pensilina dell’autobus, al telefono con il tizio che non sentivi da secoli, con tua nonna di 80 anni e delle volte persino con l’amico di una vita, c’è sempre lui, il meteo. Incantevole, curioso, variabile e imprevedibile fenomeno che ci ha reso tutti dei perfetti Weather Man (a proposito, l’hai visto il bel film del 2005 con Nicholas Cage?) in stile inglese, sempre con lo smartphone a portata di mano e puntato sulle varie applicazioni che nel frattempo giocano a “chi lo fa più bello” (e preciso).
Il (de)merito di tutto questo gran vociare, è proprio del meteo stesso o forse semplicemente il nostro (la storia del surriscaldamento globale e il buco dell’ozono vi dicono qualcosa?) perchè da qualche anno “l’estate non è più l’estate e l’inverno non è più l’inverno”, senza contare l’ormai intramontabile constatazione che “non esistono più le mezze stagioni” e che per prevedere il meteo, l’unico metodo veramente infallibile è quello di alzare gli occhi al cielo.
Dopo la nuvola che permetteva di simulare una tempesta in casa, del designer Richard Clarkson, un altro incredibile oggetto del demonio sembra voler entrare prepotentemente nelle case dei meteo-fissati, pronto a fare bella figura all’ingresso o sulla scrivania dell’ufficio.
Partorito dalla mente di Ken Kawamoto e Hirokazu Kobayashi, Tempescope è una vera e propria scatola delle previsioni, attraverso la quale è possibile osservare il tempo che sarà. E non attraverso divertenti icone o attraenti animazioni da strapazzo, bensì attraverso vere e proprie molecole di ossigeno e Acqua che combinate tra loro, faranno il bello e il cattivo tempo all’interno della scatola.
Il tutto, gestito ovviamente da Arduino (si, ancora lui, la bella Italia nel mondo) e i suoi sensori, che connessi a internet interpretano i dati provenienti da una stazione meteorologica e creano acqua, nuvole, sole e luce.
Un progetto che se hai pazienza e un minimo di competenze elettroniche, puoi persino costruirti da solo, visto che i due funders, hanno messo a disposizione di tutti, un ampio tutorial con dettagli tecnici e fotografici per permetterti di replicare e magari anche ampliare e migliorare il progetto.
Se invece sei pigro, ti toccherà aspettare ancora un po’, perchè a breve arriverà la compagna crowdfunding, che a giudicare dal successo mediatico di Tempescope, non ci metterà molto a raggiungere l’obiettivo.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.