Sei al microfono di una radio e devi trovare lo sketch giusto per presentar-ti…3….2….1…..ON AIR
Ciao a tutti, sono Roberta, ho 24 anni, tutto quello che non riesco a dire a parole lo affido ai miei disegni.
Immagina di trovarti davanti ad un bambino e di dovergli spiegare in cosa consiste il tuo lavoro.
Ehm, probabilmente sarei stupita dalla sua incredibile tecnica coi pennarelli e pastelli e finirei col guardarlo disegnare ammirata! Dopodichè gli direi che per lavoro disegno e nullapiù, i bambini conoscono perfettamente l’importanza del disegno e dell’ arte nella nostra vita, sono gli adulti che spesso non gli attribuiscono il dovuto valore.
Lo starter kit di ogni illustratore comprende:
Qualsiasi cosa gli passi per la testa! Io per esempio non sono una che parte da schizzi iniziali che poi diventano disegni a matita già definitivi. Sono molto più “casual” e mi prendo molta libertà nello sbagliare, più e più volte.
Qual è l’episodio legato all’illustrazione che ricordi con più piacere? E con più dispiacere? Ti va di raccontarceli
Il momento più bello è la soddisfazione immensa che si prova quando porti finalmente alla luce un progetto, come un esploratore nella tomba di un faraone egizio.
Il momento più triste (e giuro non è così strano) è quando qualcuno ancora ti chiede che cosa voglia dire “illustratore”. E quando non capiscono che non è per niente semplice e si dà tutto per scontato.
Ti va di giocare con me? Ti spiego subito come funziona: prenderò un foglio totalmente bianco e farò tre segni a caso sopra, lo scopo del gioco è quello di, partendo da quei tre segni, dare vita ad un disegno di senso compiuto.
Per fare il disegno non avrai a disposizione mezza giornata, ma solo pochi secondi…anzi, visto che sono buona, facciamo un paio di minuti :P
Persone da tener d’occhio: una colonna dell’illustrazione e un emergente da “esplorare”
Non ho “mostri sacri”, comunque sono sempre ospita dal lavoro di Gizem Vural. E in generale, non so perché, mi colpiscono sempre di più i lavori delle donne. Gli emergenti son più difficili da scoprire, quando li scopro non sono più emergenti! :P Direi Marianna Coppo, giusto un nome a caso!
Sbirciamo nel tuo futuro “prossimo”: a cosa stai lavorando in questo momento? C’è qualche progetto che hai voglia di condividere con noi?
Tanti, sto provando a cimentarmi con le copertine degli “Antenati” di Calvino, per esempio.
Final bonus question: Guardo il tuo portfolio ed ho come una sensazione di leggerezza, quella che si prova quando sei ad alta quota mentre affronti un viaggio verso la destinazione che più ti rappresenta. Se dovessi raccontarci di te attraverso uno dei tuoi disegni, quale sceglieresti? E perché? Inoltre mi piace molto il tuo esperimento con monotype. Ti va di spiegarci di cosa si tratta?
Sono contenta che tu abbia provato una sensazione di leggerezza, trovo che la ridondanza e la pesantezza ammazzino le idee.
E’ difficile rispondere alla prima domanda, ogni disegno rappresenta una parte di me in quel particolare momento in cui l’ ho disegnato. Le nuvole sono un elemento che spesso ricorre nelle mie illustrazioni, e non a caso direi, perchè ho spesso la testa nelle nuvole! ;)
La monotipia è una tecnica bellissima che ho imparato l’ anno scorso ad un corso a Sàrmede con Linda wolfsbruger, e l’ esperimento che ti è piaciuto è la risultante di quel corso. Da allora è una tecnica che uso spesso, perché mi permette di sperimentare.
Ringraziamo Roberta Rivoira per la sua disponibilità e vi invitiamo a visitare il suo sito: https://www.behance.net/robertarivoira
Marta Latini
Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...