È alquanto raro incappare in una quantità così smodata di tributi a un regista (per giunta ancora vivo) che quasi, con tutte queste “marchette”, vien da gridare a registopoli.
Wes Anderson sembra entrato nelle grazie di grafici, videomaker e cineasti come pochi al mondo sono riusciti prima d’ora. Con merito, intendiamoci. Sfornando un capolavoro dopo l’altro che rifugiano dall’idea di film (nel senso più qualunquista del termine) e abbracciano minuziosi dettagli da studiare e incorniciare (all’ultimo Grand Budapest Hotel è stato dedicato persino un libro che racconta aneddoti, curiosità e l’intera genesi del film)
Dopo aver visto dunque i bizzarri mezzi di locomozione usati da Wes Anderson e dopo aver apprezzato l’inequivocabile simmetria che il regista ha trasformato in un vero e proprio marchio di fabbrica, Wes Anderson incontra il genio di Stanley Kubrick, grazie al video del filmaker Steve Ramsden che accosta a Grand Budapes Hotel, il capolavoro con Jack Nicholson (anche questo girato in un hotel) Shining.
Il risultato è The Grand Overlook Hotel, un copia-incolla fatto con sapiente maestria, in cui le scene dei due film si alternano e fondono così tanto da sembrare quasi appartenenti a un unico film.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.