Il manifesto che trovi sulla pagina di Zoko suona più o meno così: “la fine delle stanze d’albergo”. Almeno, così come le conosciamo tutti.
Perchè con l’intento di creare uno spazio adatto ai viaggiatori creativi, bisognosi di uno spazio a metà tra ufficio e albergo, Zoko ha intenzione di rivoluzionare il concetto di stanza d’albergo.
Spazi sociali e una sorta di coworking (chè il condividere e l’estroversione pare che sia tanto di moda in questi tempi bui) ma anche spazi privati, in cui ritirarsi per meditare da soli (viva gli introversi) o più semplicemente per rilassarsi.
Ua residenza dunque, pensata anche per lunghi periodi, con le comodità e i servizi di un hotel, ma con un occhio di riguardo anche alla parte “social” del lavoro, grazie agli interessantissimi spazi comuni che sostituiscono la classica hall dell’hotel.
Hans Meyer e Marc Jongerius hano affidato la progettazione allo studio Concrete Architectural Associates, che ha tirato fuori Zoku Loft, moduli di mini-appartamento perfettamente abitabili e replicabili, utilizzando soluzioni salvaspazio come la scala retrattile o l’armadio a scomparsa.
Il primo Zoku Loft, verrà aperto in autunno ad Amsterdam con l’intenzione di espandere il progetto anche ad altre città del mondo.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.