Insieme alla caotica bolla di “crisi” scoppiata anni fa, c’è stata la bolla della tecnologia.
E non parlo di computer e smartphone, cioè si, anche quella è stata sicuramente una bolla, ma è successo tanti tanti (ormai troppi) anni fa. Io parlo di stampanti 3d, Arduino, e Start-up che di fatto, sono nate come risposta alla prima bolla di cui sopra.
Così in mezzo a quelli che “Arduino chi?” e “per la stampante 3d ci vogliono gli occhiali speciali?”, masse non identificate di Nerd, appassionati, curiosi o anche solo giovani con l’imprenditoria (e la curiosità mista a disperazione) nel sangue, hanno scatenato una vera e propria guerra a chi lo inventa più strano o semplicemente più utile.
Chè questa crisi, alla fine dei conti, sembra quasi aver fatto un’iniezione di positività a tutti, tradotta poi in estrema consapevolezza delle proprie capacità e per i più tenaci, in nuove impensabili (fino a qualche anno fa) attività imprenditoriali. Finisce che da cosa nasce cosa, in un susseguirsi di modifiche, ampliamenti, miglioramenti e cambi di passo.
È il caso della società Microduino (se stai pensando, che il nome (e non solo) somigli tanto ad Arduino, stai pensando bene), fondata nel 2013, dopo una campagna su Kickstarter che raggiunse a alla fine più di 200mila dollari, superando ampiamente il budget richiesto.
Dopo più di un anno di ricerche, la società ci riprova nuovamente, mettendo sul piatto, mCookie, altro affascinante prodotto che strizza l’occhio persino ai bambini.
Si tratta di moduli magnetici, interfacciabili con Arduino, sì, ma anche con i mattoncini LEGO, così da stimolare (come si vede ampiamente nel video), la creatività di bambini un po’ cresciuti e adulti con la sindrome di Peter Pan.
I progetti realizzabili con mCookie (con moduli e sensori annessi), sono pressochè infiniti. Dai mattoncini che si trasformano in microfoni a “testegialle” che si improvvisano “uomini del tempo”.
Qualche esempio, lo trovi nella pagina della campagna, ma alla fine, come si dice in questi casi, il limite è solo la creatività di ciascuno.
Ah, ovviamente, mancano 21 giorni alla scadenza del progetto, ma la società sembra aver già fatto goal, raddoppiano la cifra richiesta per l’avvio della produzione.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.