Carissimi lettori di Tuesday Poison, la puntata di questo martedì la dedichiamo ad un artista italiano, siciliano per l’esattezza, davvero straordinario che mi fa piacere presentarvi proprio in questa nostra stupenda rubrica che molti ci invidiano. Quindi mettetevi comodi e lasciatevi guidare dalla mia lettura delle opere e dell’arte di Gianluca Gambino aka Tenia.
Il nostro ospite di oggi è nato nella stupenda Catania, una città dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco per le sue meraviglie barocche situate nel centro storico, un ambiente che ha di sicuro favorito il suo avvicinamento all’arte. Studia da autodidatta e in età adulta riscopre la passione per la pittura e il disegno, mentre in quest’ultimo periodo sappiamo che sta lavorando alla realizzazione di alcune mostre in gallerie e spazi espositivi molti paesi come Germania, Australia e Stati Uniti. Inoltre, alla sua attività artistica abbina quella di grafico per conto di un’agenzia pubblicitaria.
Se questo artista oggi è finito in questa pagina di Organiconcrete lo dobbiamo al nostro grande capo, il quale dall’alto della sua stanza dove controlla noi infaticabili assistenti di redazione mi ha personalmente indicato Gianluca Gambino come un potenziale artista della cerchia dei pop surrealisti e anche se a noi non piacciono le etichette ci piace pensare che la sua arte, in una certa misura, si accosti ad alcuni grandi artisti di cui vi abbiamo parlato in questa rubrica. Uno fra tutti il pittore spagnolo Dino Valls, del quale vi ho parlato qualche tempo fa e al quale Gianluca Gambino dice di ispirarsi.
Ed effettivamente osservando le opere dell’artista italiano messe a confronto con quelle dell’artista spagnolo è facile evincere un certo surrealismo grottesco che a me piace osservare a lungo. Sto parlando ovviamente di un surrealismo in cui sono evidenti le deformità fisiche dei soggetti rappresentati, la costante tensione verso il macabro esteso fin nella scelta delle forti tonalità da parte di entrambi gli artisti in questo paragrafo accostati.
Se l’analisi corporea nelle opere di Dino Valls è affidata agli strumenti chirurgici che si infilano nell’epidermide dei soggetti quella di Tenia è invece un’analisi di decomposizione, affidata a quel gioco del doppio che lo stesso artista si rifiuta di spiegare nel corso delle interviste poiché è compito dello spettatore decifrare lo scopo che si cela in ogni opera. Le creazioni di Gianluca Gambino sono un insieme di elementi che si incastrano sulla superficie come tasselli di un mosaico perverso che si presta ad una doppia osservazione: se da una parte i singoli elementi sembrano appartenere alla nostra visione della realtà che ci circonda plasmata dal tempo e dallo spazio dall’altra parte la percezione completa dell’opera rivela una certa propensione dell’artista verso lo studio dell’onirico e dell’inconscio che si rivela sotto diverse sembianze.
Buon martedì velenoso a tutti!
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!
