La prima cosa che ti insegnano all’università sull’arte degli ultimi quarant’anni è che, per farla, gli artisti non si servono più solo di media considerati ‘tipici’, ma piuttosto preferiscono sperimentare, utilizzando realmente qualsiasi oggetto gli capiti sotto mano.
E’ quello che ha fatto anche Keira Rathbone, giovane artista inglese che ha scelto di realizzare le sue opere non con pennelli o matite, ma con una vecchia macchina da scrivere, anzi, con l’aiuto di oltre trenta macchine diverse, di una fabbrica che ha chiuso proprio di recente, con le quali ha dato vita a ritratti di personaggi famosi, oggetti di uso quotidiano e bellissimi paesaggi pieni di dettagli unici.
La sua prima macchina l’ha comprata di seconda mano ad un mercatino, con la volontà di mettersi a scrivere qualcosa; ma Keira non ha mai esplorato l’arte della scrittura, però ha fatto ugualmente fruttare quell’acquisto, forse ancora meglio di come non avrebbe fatto usandolo nella maniera più tradizionale.
Un giorno ha inserito il foglio nel rullo e, premendo i tasti, anziché comporre un testo ha tirato fuori una vera e propria immagine, composta da lettere, numeri e simboli.
Il disegno le è venuto così bene e la sua creazione l’ha divertita così tanto, che da quel momento ha deciso di non fermarsi a quell’unico esperimento..ed è andata a finire che ora è un’artista molto apprezzata in tutta Europa, per queste sue particolarissime opere che catturano l’attenzione di tutti, dai galleristi ai semplici curiosi, che vi ravvisano non solo qualcosa di bello, ma prima di tutto qualcosa di innovativo.
In un epoca in cui ormai tutto è stato fatto e visto, c’è bisogno di artisti come lei che non abbiano unicamente il merito di creare qualcosa di esteticamente piacevole, ma che sappiano allo stesso tempo incuriosire e stupire lo spettatore dall’occhio pigro, che davanti alle sue opere potrà solo esclamare: “wow!non ci avevo mai pensato!”
Nadia Guidi
Nadia, nevrotica precisina full time, nel tempo libero tento di farmi largo nell'insidioso mondo della curatela. Rincorro tutto ciò che toglie il respiro e sono alla costante ricerca della meraviglia.