Sei al microfono di una radio e devi trovare lo sketch giusto per presentarti…3….2….1…..ON AIR
(Panico)
Ciao a tutti, sono Silvia.
Mi trema la voce perché la comunicazione verbale mi paralizza, ecco perché sono un’illustratrice!
Immagina di trovarti davanti ad un bambino e di dovergli spiegare in cosa consiste il tuo lavoro.
Gli racconterei una storia e gli chiederei di disegnarla, farei lo stesso con una parola, e infine gli direi di disegnare quello che vuole.
Magari usando computer e tavoletta grafica, dato che io lavoro al 99% in digitale.
Lo starter kit di ogni illustratore comprende:
Un’idea in mente e tutti gli strumenti adatti (o adattabili) a trasformarla in immagine che si riescano a reperire, per trovare il proprio modus operandi è fondamentale sperimentare.
Non è indispensabile ma suggerirei anche un buon sottofondo musicale.
Qual è l’episodio legato all’illustrazione che ricordi con più piacere? E con più dispiacere? Ti va di raccontarceli?
Gli episodi positivi sono molti, uno tra i tanti la prima volta che ho visto una mia illustrazione pubblicata.
Trovo spiacevole la (non) considerazione che moltissima gente ha rispetto alla figura dell’illustratore. Quando dico di fare l’illustratrice, alcuni non sanno neppure di cosa stia parlando: dalla “sciura” che ti risponde che “con quel fisico slanciato è proprio il lavoro adatto a te”, all’accanito lettore di fumetti a cui sfugge la frase “il tuo non è neanche un vero lavoro”, al cliente per il quale lavori da tempo che ti chiede “tu nella vita che fai?sei disoccupata?”.
E’ una cosa irritante e scoraggiante!
Ti va di giocare con me? Ti spiego subito come funziona: prenderò un foglio totalmente bianco e farò tre segni a caso sopra, lo scopo del gioco è quello di, partendo da quei tre segni, dare vita ad un disegno di senso compiuto.
Per fare il disegno non avrai a disposizione mezza giornata, ma solo pochi secondi…anzi, visto che sono buona, facciamo un paio di minuti :P
Mi piace, ma potrei sforare di cinque o sei minuti. Io sono un bradipo, in due minuti non mi allaccio nemmeno le scarpe!
Persone da tener d’occhio: una colonna dell’illustrazione e un emergente da “esplorare”
Colonna: Beppe Giacobbe
Emergente: Karol Banach
E tanto per barare ancora un po’ aggiungo una categoria di mezzo…
Recentemente emerso: Steve Simpson.
Sbirciamo nel tuo futuro “prossimo”: a cosa stai lavorando in questo momento? C’è qualche progetto che hai voglia di condividere con noi?
Al momento mi diverto molto lavorando alla visual identity di un festival di musica e spettacolo.
Nel tempo libero mi sto dedicando a una serie di progettini personali che avevo da un po’ “nel cassetto”, tra cui una serie di libricini illustrati autoprodotti, stampati su carta di riuso.
Final bonus question: COLLAGE, TEXTURE, SEGNI NETTI e RIEMPIMENTI che fuoriescono dai contorni, NATURA INCONTAMINATA e AUTO dai fumi strambi…un MIX così ben assortito che non si può non rimanerne estasiati. Se dovessi dare un NOME al tuo STILE, che nome sceglieresti? e quali pensi siano i simboli che ti rappresentano di più rendendo le tue illustrazioni riconoscibili?
E’ abbastanza difficile per me analizzare il mio lavoro, perché è un processo molto istintivo e naturale, credo sia più facile guardarlo dall’esterno.
Sicuramente il mio marchio di fabbrica più evidente sono texture e piccoli patterns (gocce, triangoli, pois…), sempre presenti, come una sorta di firma ma anche un rumore video che scherma la brillantezza del colore: una protezione dall’occhio di chi guarda che credo abbia a che fare con la mia timidezza, così come la predilezione per soggetti come gli spauracchi e la vegetazione intricata.
Dare un nome a questa cosa? Non saprei…
Una volta in una recensione (Ryan Thibault per Collective Arts Brewing) mi hanno definita “forever young”, penso mi calzi bene perché le mie illustrazioni parlano attraverso un linguaggio profondamente legato all’immaginazione e alla spensieratezza infantile.
Ringraziamo Silvia Mauri e vi invitiamo a visitare il suo sito: http://silviamauri-illustration.tumblr.com/
Marta Latini
Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...