Puntare il dito contro le istituzioni, credo sia un fatto di testa. Uno state of mind con il quale si nasce e per il quale noi italiani mostriamo una certa propensione. D’altro canto, qualsiasi problema in Italia, dalla disoccupazione all’ingiustizia dell’uomo che schiaccia gli insetti passando per gli anziani che osservano i lavori stradali, è riconducibile alle istituzioni. “È tutta colpa loro!”.
Già, salvo poi pensare che le istituzioni non sono entità astratte, ammassi gassosi di cui tutti parlano ma che nessuno ha mai visto. Le istituzioni sono fatte della stessa carne di cui sei fatto tu. E magari tra quelle fantomatiche istituzioni c’è pure qualche tuo parente, che dall’interno, continua a lamentarsi di “altre istituzioni”, di quelle “più grandi”, perchè loro sono i pesci piccoli e “non possono fare niente”.
E se è vero che non ne combinano una giusta, è vero anche che ogni tanto (raramente ma succede), nel magma di interessi personali compaia una crepa dalla quale far passare raggi di positivismo.
È il caso del comune di Roma, che proprio ieri ha annunciato «la nascita del 25° museo civico di Roma, il nono gratuito».
Il museo di cui parla l’assessore alla Cultura e al Turismo Giovanna Marinelli, vede 330 opere, 150 strade e tredici municipi coinvolti, ed è quel museo a cielo aperto che qui su Organiconcrete abbiamo cominciato ad osservare nel 2011 con la rubrica Domenica In Strada (conclusasi a Luglio dello scorso anno, poichè un po’ nauseati da un fenomeno (quello della street art) diventato esageratamente mainstream), partendo proprio dalle strade della capitale, con i lavori di Hopnn e Alice Pasquini.
Il progetto del comune ha visto la realizzazione di 50mila mappe (distribuite in tutti i punti turistici informativi) che segnalano una Roma che prova a svecchiarsi, incatenata com’è ai gioielli del proprio passato, ma troppo spesso incapace di alzare gli occhi e volgere in avanti il proprio sguardo.
Attraverso un tour che va da Testaccio a Tor bella Monaca, passando per Pietralata e San Basilio (e toccando in tutto 30 quartieri), sarà possibile ammirare i lavori di Agostino Iacurci, Hitnes, Herbert Baglione, e Momo, solo per citarne alcuni.
In più, la mappa, sarà supportata da un’app interattiva, dalla mappatura costante su google e da una sezione sul sito turismoroma.it.
Verrebbe quasi da gridare al miracolo, di quelli che fanno al bene al cuore, salvo poi osservare il pdf della mappa e rendersi conto che sì, qualcosa in più per la mappa andava fatto, quantomeno per l’aspetto grafico. Che poi forse è un non voler essere mai contenti e voler stagnare in quello state of mind di cui sopra, solo per il gusto di puntare il dito contro qualcuno. Magari proprio le istituzioni.
Vabbè glielo vogliamo fare un applauso al comune di Roma stavolta?
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.