Tuesday Poison: Chris Mars


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Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri.
Arthur Schopenhauer

Carissimi lettori,

con questa brillante ed intuitiva affermazione del filosofo tedesco mi permetto di aprire il pezzo di questa nuova puntata di Tuesday Poison, il nostro solito ed immancabile appuntamento del martedì dedicato all’arte pop surrealista e lowbrow targato Organiconcrete. Le parole di Arthur Schopenhauer che fungono da prologo alla presentazione dell’artista ci consentono di soffermarci due minuti in più su un particolare aspetto della nostra vita quotidiana, un elemento che, in diverse gradazioni e sfumature, caratterizza da sempre il mondo dell’arte, la follia appunto: come descriverla se non attraverso la creatività che si trasforma in arte? Ogni artista nasconde dentro di se una certa propensione verso un mondo interiore dove il subconscio prende il sopravvento su qualsiasi forma di razionalità, trasformandosi in qualcosa di concreto come appunto è l’atto della creazione, la mente che elabora le sensazioni e guida la mano verso la composizione delle creature di cui noi veniamo a contatto con il nostro sguardo. Vincent Van Gogh ne è un esempio lampante, illustre, ma come lui una serie infinita di personalità che abbracciano altri ambiti artistici e non solo quella di cui noi parliamo in queste righe.

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Chris Mars sarà di sicuro contento di essere stato preceduto in queste righe da due nomi illustri, un filosofo e un pittore,  lui che oltre ad essere un pittore è anche un musicista, ha suonato infatti prima per The Replacements e successivamente per Golden Smog, ovvero un gruppo di musicisti appartenenti a diverse band. Lui che ha fatto della follia di suo fratello Joe la chiave di lettura con la quale parlare al mondo. Di sicuro avrete capito che Christopher Edward Mars, in arte Chris Mars, è il nostro ospite di questa puntata ed io sono molto felice di presentarvelo.

Iniziamo con qualche cenno biografico, oltre a quello che già vi ho detto qualche riga fa. Chris Mars è nato il 26 aprile del 1961 e attualmente vive a Minneapolis, la sua città da sempre, nel Minnesota, dove abita con sua moglie Sally. Le tecniche che predilige sono lo scraperboard, o scratchboard se preferite, e acrilico, ha esposto in molte gallerie tra Stati Uniti e Canada come la Billy Shire Fine ArtsThe Erie Art Museum, The Minneapolis Institute of Arts, The Steensland Museum, Coker Bell GalleryMesa Arts Center e lo scorso sabato è stata inaugurata l’ultima mostra a lui dedicata presso la Copro Gallery di Santa Monica, una collettiva dal titolo Chris Mars & Friends nella quale non solo verranno esposte le sue opere ma il suo genio verrà affiancato a quello di altri artisti famosi come Dan Quintana, Dan May, menton3 e Erik Alos.

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Riprendendo il discorso iniziato sopra sulla follia si potrebbe affermare che Chris Mars è riuscito a penetrare nella personalità di suo fratello Joe, il quale ha vissuto per molto tempo in una clinica psichiatrica soprattutto durante la crescita di Chris, una condizione che permetterà proprio a Chris di osservare i comportamenti schizofrenici di Joe, il suo muoversi e i suoi ragionamenti contorti che nella mente creativa del nostro artista sono stati captati e decodificati in tante parti che oggi vanno a comporre il mosaico delle sue opere che vedete accompagnare questo pezzo.

Osservando le sue creazioni, sia quelle a colori che in bianco e nero, si può di certo denotare la deformazione fisica dei suoi personaggi, il mondo grottesco nel quale vengono inseriti, le tonalità forti, funeree a tratti, gli scheletri e gli altri elementi che rimandano ad una dimensione spazio temporale dilatata, inquietante molto probabilmente, anzi sicuramente, ma molto intrigante.

Ultimo espressionista rimasto al mondo? Una domanda non fuori luogo se pensiamo che le sue opere richiamano quelle di Otto Dix e George Grosz, in virtù dei personaggi deformi intinti nelle le tinte forti. Forse Chris Mars potrebbe essere il loro diretto discendente, un artista formidabile, il quale ha imparato a dipingere solo osservando la follia altrui. O forse dalla sua.

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Eva Di Tullio

Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!

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