Rinnovare un Classico che nell’immaginario collettivo ha già un’identità, una sua copertina, un suo formato, un suo tipo di carta, non è di certo roba da principianti.
Rinnovare un Classico che fa addirittura parte di una collana di classici, è roba da professionisti, perchè occorre mantenere un fil rouge di fondo, garantendo a ciascun volume una propria identità.
Rinnovare un Classico, che tra l’altro è entrato con prepotenza anche (e soprattutto) nell’immaginario collettivo dei bambini, che si sa, non adorano i compromessi, si innamorano facilmente e non sempre accettano i cambiamenti, significa muoversi sul filo del possibile – impossibile.
La storica casa editrice Penguin (fondata nel 1935 e al debutto con i capolavori di nientepopdimeno che Ernest Hemingway, Andr Maurois e Agatha Christie) , con sede proprio a Londra, ha deciso di rinnovare la sua intera collezione di classici per bambini, inseriti nella collana Puffin Classic affidando le copertine dei capolavori a diversi illustratori di fama internazionale. E ciò (il fatto che si tratti non di uno, non di due, ma di più illustratori) aggiunge l’ennesimo coefficiente di difficoltà a un’impresa già ardua di suo. Perchè un conto è mettere d’accordo una matita con la testa dell’editore e poi del responsabile comunicazione, e della designer, scornandosi con l’art director – e via discorrendo nella sempre più assurda filiera editoriale- , e un conto è che le matite in questione diventino due, tre, quattro (e più).
Così succede che Andrew Bannecker illustra le copertine de Il giardino Segreto e La piccola Principessa, Jim Tierney quella de Il Mago Di Oz, Chris Neal Silas ha illustrato la copertina di Anna Dai Capelli Rossi, il tutto in un complesso lavoro di restyling che alla fine dei giochi mantiene la sua identità di fondo, riuscendo a donare estrema originalità a ogni copertina.
Il rilancio dei nuovi volumi Puffin Classics, è partito proprio questo mese e i libri ovviamente in lingua inglese, li trovi direttamente nel loro shop online.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.