“Non sono nè Gareth Pugh, nè un artigiano italiano.”
Così dice di sé Jona, designer nato in Colorado trentadue anni fa. Eppure il suo brand inAisce (che si pronuncia in-ask-ee) è proprio il filo conduttore di questi due mondi.
Filosofia di una moda estremamente concettuale, frutto di un amore incondizionato tra la modernità di New York e l’ispirazione avanguardista del Giappone, inAisce è l’emblema di uno stile post moderno rivisitato in chiave futuristica. In gaelico significa “invano” ma niente è privo di effetto: non a caso, pur essendo nato nel 2009 come linea di menswear, il brand brooklyniano ha esteso la sua creatività anche al mondo femminile.
Lo studio per la ricerca dei materiali costituisce gran parte del processo creativo, insieme ad una meticolosa attenzione per i dettagli.
La collezione per l’Autunno/Inverno 2015 – 2016 è letteralmente strepitosa: ambientata in una vecchia chiesa sconsacrata, riassume spiritualità e fisicità, interpretata da silhouettes nostalgiche del passato ma sempre eleganti e attuali. Seta misto lana, shearling in Mongolia, lana cotta, pelle di pesce islandese e cupro liquido sono solo alcuni dei materiali protagonisti di una collezione il cui punto forte è una geniale stratificazione.
Gli accessori, come i ciondoli in argento, sono il prodotto di una collaborazione tra Jona e la sua musa Dinara Chetyrova che completa l’ultima parte di un’essenza tutt’altro che invana.
Eleonora Ieva
Fiorentina trapiantata prima a Milano e poi catapultata in Riviera, con la passione per la moda, l’arte e il Bloody Mary. Sono in continuo updating, soprattutto per quanto riguarda le novità in fatto di stile.