L’importanza di lavorare in luogo stimolante e creativo, a giudicare anche dalla lotta multinazionale “a chi ce l’ha più bello” (vedi i vari uffici di Google, Microsoft, Amazon e relativi amici) sembra essere diventata LA priorità. Ancor prima di capire che genere di lavoro si andrà a fare in quel luogo e ancor prima di suscitare le ire di (pesudo)creativi (una delle parole più inflazionate degli ultimi 5 anni) che non possono svolgere in maniera efficiente il loro lavoro, senza una stanza con il biliardino, nella quale far riposare le loro geniali menti.
Che poi, aldilà dei lievi sarcasmi, la garanzia di un posto lavorativo accogliente e stimolante (così come qualsiasi spazio fruibile dall’uomo) dovrebbe far parte di quella disciplina che una volta chiamavano Architettura e che oggi tendono solo a definire come “psicologia dell’uomo”.
Un ottimo esempio di spazi ben sfruttati e soluzioni inusuali (ma stimolanti e originali) è sicuramente lo spazio dello studio norvegese Reiulf Ramstad Architects (progettato da loro stessi), e ubicato a Bislett in via Josefines gate 7, vicinissimo al centro di Oslo.
Progettato dall’architetto norvegese Georg A. Bull, lo studio aveva in precedenza ospitato un teatro e una scuola per bambini, prima di passare nelle mani dello studio RRA che ha valorizzato l’edificio (a due piani), traverso soluzioni di continuità spaziali, come una parte del pavimento in vetro e la struttura in legno lasciata a vista.
Lo stile, neanche a dirlo, è quello nord europeo composto dal bianco (quasi) etereo e per lo più legno.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.