I rischi concreti, quando provi ad affrontare tematiche delicate cercando di fare arte o anche con il solo semplice scopo di tirar fuori quello che hai dentro, sono principalmente due: il primo è quello di scadere nella banalità, il secondo è quello di essere così psicotico e introspettivo a tal punto da confondere l’osservatore che non capendo, finisce col commentare positivamente.
Ma solo perchè ultimamente va di moda approvare le cose che non si capiscono.
Otto, l’ultimo geniale lavoro diretto da Salvatore Murgia e Dario Imbrogno è lontanissimo dall’incorrere in questi rischi. Attraverso la tecnica dello stop motion, coadiuvata esclusivamente da fogli di carta e inchiostro, riesce a dare un’idea chiara del messaggio espresso dall’autore.
E all’eterna domanda (che poi è anche un’eterna lotta) “trionfa il bene o il male?”, Murgia e Imbrogno, rispondono con la trasformazione ciclica causata dagli eventi, talvolta dal caso (o dal destino, per ci crede), altre volte dall’entropia cosmica che regola le leggi dell’universo.
Semplici variabili. Che nascono, mutano e muoiono, ma alla fine tornano sempre.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.