Carissimi lettori di Tuesday Poison, mentre finisco di preparare la valigia per Londra, voglio lasciarvi un piccolo dono, un’intervista simpaticissima ad un artista bravissimo che non vedevo l’ora di presentarvi.
Lui si chiama Filippo Fiumani, anche se il mondo dell’arte lo conosce meglio come Le Mani e voi oggi scoprirete perché ha scelto questo nome, è nato a Loreto nel 1987 e oggi vive a Lisbona, si è laureato in Disegno Industriale presso l’Università di Venezia nel 2011 e nel 2013 allo IADE di Lisbona. Tra i suoi vari committenti ci sono gli amici di Vice e molti altri, leggendo le risposte alle mie domande scoprirete tante cose di questo ragazzo che ama viaggiare e cimentarsi soprattutto con le tavole da surf, ricreando su ogni superficie il suo universo colorato e graffiante, sempre con quel tocco di surrealismo che lo contraddistingue. Buona lettura e buona visione!
Raccontaci chi è Filippo Fiumani
Filippo Fiumani e’ un ragazzo italiano nato il 24.12.1987 a Loreto (AN). Frequentato il liceo classico ad Osimo (AN), con 18 anni faccio quello che molti chiamano anno sabbatico, e decido di farlo in Australia, al mio rientro mi inscrivo all’Universita’ IUAV di San Marino per frequentare il corso di Disegno Industriale. Presa questa laurea triennale mi sono trasferito a Lisbona (PT) per poter frequentare un corso di specialistica in Product Design presso la IADE. La grande passione per il mare e il surf mi ha spinto da sempre alla ricerca di onde e sopratutto alla scoperta di nuovi posti e culture, trasformando così il viaggio in una chiave creativa.
Al momento sono stabile a Lisbona lavorando da freelancer nel settore grafico artistico.
Perché “Le Mani”?
Le Mani nasce da un progetto che ho fatto nel 2013 dove come tesi di laurea per il corso di specialistica ho sviluppato una penna in grado di disegnare in rilievo chiamata LE MANI. Perché questo nome? Perché’ le mani sono lo strumento attraverso il quale creiamo il disegno ma anche attraverso il quale possiamo toccare e percepire le linee disegnate in rilievo. Essendomi affezionato a questo nome ho iniziato ad utilizzarlo recentemente anche come firma per opere illegali.
Quando hai ricevuto la chiamata all’arte e perché?
La chiamata c è’ sempre stata, alle elementari amavo disegnare dinosauri, alle medie amavo fare graffiti, e alle superiori ho iniziato a sperimentare installazioni di immondizia nelle strade osimane, le quali finirono anche nelle mani dei carabinieri di Osimo.
Poi con il tempo ho iniziato a lavorare sempre più’ intensamente nel disegno scoprendo tutto il mondo digitale, attraverso l’ università’ e continuando ad esplorare tecniche analogiche. Il mondo dello skateboard, la musica, il surf, ma anche la storia e l’antropologia sono tutti mondi che mi hanno e mi alimentano quotidianamente.
Descrivi in poche parole la tua arte, i tuoi soggetti, dove nascono i tuoi pensieri.
Le cose che faccio cambiano molto se si parla di digitale o di analogico, normalmente tutto parte in analogico (carta e penna) ma poi non tutto finisce per essere tale.
Comunque in generale sono stato sempre un maniaco dello spazio di inserire le cose nelle scatole e soprattutto di riempire spazi, quando facevo graffiti amavo fare “whole car ” che consiste nel dipingere una intera carrozza ferroviaria sia nel senso della lunghezza che nel senso dell’altezza, quando ho iniziato con il disegno digitale ho iniziato a trasformare questa mania in un metodo per comunicare: il disegno nel disegno. Le idee e i soggetti invece nascono dalla fusione di mondi diversi: culture urbane (skateboard,graffiti, surf, etc.), musica (punkrock, blues, psicobilly, jazz, hiphop, rap) ma sopratutto nascono da frasi, spessissimo leggo o mi vengono in mente delle frasi che so che mi devo appuntare per poter poi utilizzarle come punti di partenza per una nuova illustrazione.
A cosa stai lavorando in questo momento?
In questo momento sto lavorando per il mio prossimo Solo Show che avverrà il 4 di Marzo a Lisbona nella Galeria Abraco. Sto lavorando su un nuovo tipo di opere a tratti surrealiste, sono molto curioso e motivato in questa fase di esplorazione. Poi chiaramente oltre al lavoro per l’esposizione c è tutta un fetta di lavoro quotidiano fatto di loghi, copertine, flyer etc.
Descrivi il tuo studio o la stanza dove realizzi le tue illustrazioni.
Il tempio dell’entusiasmo, adoro il mio studio, facendo questo lavoro passi molto tempo da solo e se il tuo spazio non e’ confortevole diventi matto. Diciamo che e’ diviso in due parti una per il lavoro digitale e un altra per il lavoro analogico.
Parlaci dell’ultimo fumetto o libro che hai letto.
Non sono un amante dei fumetti ma di libri si, soprattutto se illustrati. L’ ultimo libro e’ un libro della Taschen dove vengono illustrati e spiegati diversi simboli, interessante e stimolante sia a livello visivo che intellettuale.
Sei un artista italiano che vive all’estero, sappiamo che viaggi molto per lavoro e ora vivi a Lisbona. Raccontaci la tua vita da viaggiatore.
Viaggiare fa parte della mia educazione che ho ricevuto in casa, mio padre e’ appassionato di viaggi e ha sempre spronato a me e ai miei fratelli a viaggiare, non a caso con appena 16 anni ho fatto il mio primo viaggio intercontinentale da solo. Di terre ne ho viste alcune, Australia, Tailandia, Brasile, Africa etc. ma ciò che cerco non è la visita ma la vita di un posto, non sono un amante della vacanza, mi piace entrare nelle dinamiche e nei ritmi locali, si scoprono molte cose e si ha la possibilità’ di conoscere profondamente qualcosa. Chiaramente un’esperienza del genere richiede molto più tempo, non a caso da tre anni sono stabile a Lisbona.
Un’opera o un’illustrazione che vorresti fossi tu ad averla realizzata.
Vertumnus di Giuseppe Arcimboldo
Segnalaci un artista che segui da un pò e di cui nessuno (forse) ancora ha parlato.
BINAU e’ un artista portoghese che meriterebbe più attenzione, amico e ottimo disegnatore.
Cosa bolle in pentola?
Rosmarino alla fragola.
Credits: Filippo Fiumani
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!