Da Silor Uranos a Lady Oscar, passando per Ranma e Mulan e arrivando a solcare il confine del mito/leggenda con Giovanna D’Arco .
Di donne che sentivano il bisogno di travestirsi da uomini, per potersi fondere (e confondere) con realtà prettamente maschili (finendo per assumerne inevitabilmente tutti i gesti e i comportamenti più comuni) siamo stati bombardati sin da piccoli, davanti alla tv.
In eterno conflitto con loro stesse, la loro vera natura e con gli stereotipi del mondo, queste donne hanno sempre tenuto nascosta la loro voglia di esplorare il mondo, di uscire dai compiti a cui erano relegate, spinte dal profumo della scoperta, dell’avventura e spesso anche della guerra.
A celebrare (una fetta di) queste donne, ci ha pensato Seafaring Women, parte del progetto Hidden Things in Plain Sight: Female Sailors and Stowaways, un giornale che assomiglia più a un grosso opuscolo, che prende in esame donne marinaio (e clandestine) del passato, svelandoti la loro identità, raccontandoti storie, aneddoti e curiosità, attraverso dei veri e propri incontri (come quello avuto con Patricia Kaskel, scoperta clandestina quando aveva 18 anni ne 1952, sulla RMS Queen Mary durante un viaggio verso Southampton inseguendo il sogno di diventare una conduttrice radiofonica.)
Graficamente realizzato da Anastasia Palamarchuk con la direzione di Rebecca Sittler, Seafaring Women affronta in maniera estremamente audace il comportamento camaleontico di donne che hanno dovuto adattare le proprie abitudini ad ambienti come navi pirata o navi da guerra in forte contatto con un realtà maschili.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.