Nonostante le detrazioni fiscali (con la doppia utilità di arginare l’evasione fiscale e di favorire ristrutturazioni e costruzioni ecosostenibili) l’Italia sembra essere ancora refrattaria a questo tipo di interventi. Lo dico con estremo rammarico, perchè quando parto per la tangente di internet e provo a perdermi in infruttuose ricerche di edifici costruiti seguendo i parametri di cui sopra, faccio sempre enorme fatica, costringendo me stesso a ripiegare su quell’architettura internazionale che i nostri progettisti, possono solo invidiare.
Un altro dato allarmante (ma neanche tanto, visto che da dieci anni a questa parte, non è più una novità) è il fatto che oltre a non costruire nuove strutture, non si pensi minimamente alla ristrutturazione di vecchi edifici, visto che ( e non è una novità nemmeno questa) negli ultimi anni, fabbriche, laboratori, granai e mulini hanno chiuso i battenti rimanendo abbandonati a se stessi.
E purtroppo, il problema non è solamente economico.
Perchè far fronte ad una bassa liquidità (e disponibilità) significa rimboccarsi le maniche, informarsi, scegliere soluzioni alternative, mettere le mani in pasta, indossare le scarpe antinfortunistiche e cominciare a crescere la propria creatura. È difficile certo. Ma si può (e si deve) fare.
Casa CM dell’architetto Paolo Carlesso è un viaggio cominciato nel 2010, con la necessità e il desiderio, di costruire una casa con materiali economici e sostenibili, riducendo al minimo le lavorazioni manuali che, ad eccezione delle fondamenta e del montaggio delle pareti perimetrali, sono stati realizzati interamente seguendo la filosofia del DIY.
Realizzata con un telaio in acciaio e pareti esterne ventilate con pannelli in fibrocemento, la filosofia della casa si sposa a perfezione con quella del territorio, in una località come quella di Fagnano Olona (Varese) che negli ultimi 50 anni ha visto una ri-colonizzazione verificatasi per mano di immigrati.
Un progetto ambizioso ma soprattutto coraggioso.
Perchè quello economico a volte, è solo un problema per chi non ha voglia di sporcarsi le mani. E magari tirare qualche martellata, con il rischio di un’unghia nera.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.