Oggi parleremo di Paolo Petrangeli, artista Pop Surrealista di ottima caratura. Se volete entrare in un mondo dolcemente underground, dark e colorato allo stesso tempo, beh! Avete trovato ciò che cercate.
Paolo Petrangeli è figlio dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, nel senso che è lì che ha affinato la sua tecnica, uscendone laureato. Classe 1980, Petrangeli, nato a Norcia, si è diplomato all’Istituto d’arte di Spoleto per poi trasferirsi a Roma, per studiare all’Accademia appunto, dove è rimasto a vivere e lavorare negli anni successivi. Ha esposto i suoi lavori alla Galleria Mondo Bizzarro di Roma, al Palazzo delle Esposizioni, sempre a Roma, a San Francisco alla Modern Eden Gallery, a Melbourne all’Auguste Clown Gallery, a Pasadena alla Flower Pepper Gallery, a Barcellona alla Fondazione Mirò.
La sua produzione artistica è in linea con la grande famiglia dei Pop Surrealisti, sia per quanto riguarda la pittura, o il disegno in generale, che la produzione di Toys.
Grazie all’utilizzo di immagini accattivanti tra il dark ed il fanciullesco, con colori pastello dalle cromie noir, riesce ad accendere fantasie recondite negli occhi di chi ammira la sua opera.
Sogni, incubi e soluzioni, tutti nella stessa tela. Richiami steampunk si intravedono all’interno di alcune sue opere. Piccoli robot con fantasiosi meccanismi si cimentano nell’utilizzo di invenzioni rinascimentali.
Qualcosa tra il passato, il presente ed il futuro, dove la tecnica, la natura ed una nuova sensibilità si intersecano, creando così un mondo fantastico abitato da figure che ci riguardano e rappresentano la nostra generazione, quella dei nati negli anni ottanta, così immersa e circondata dal potere del fanciullesco e del fintamente innocuo.
In realtà il potere d’impatto è notevole. C’è sempre qualcosa che si nasconde dietro a tutto questo. Sembra un mondo rassicurante, invece ti avverte di qualcosa, ti indica una preoccupazione, una via d’uscita ed allo stesso tempo ti abbraccia fino a renderti partecipe del cambiamento. Esoterismo, magia, carovane e circhi, piccoli vampiri e robot umanoidi. La fuga dalla realtà è vibrante. Deve esserci qualcosa di migliore, di meno palpabile ma più intenso.
Tutto ciò è rappresentato dall’arte di Paolo Petrangeli e noi cela godiamo appieno.
Marco De Carolis
Io sono, ma anche tu sei, per quanto pure egli, che poi alla fine chi lo usa sto “egli” nei discorsi? Comunque, io sono Marco, ma potete chiamarmi come vi pare, la cosa importante non sono io ma che voi leggiate di arte che poi è la maggiore espressione e la più significativa del genere umano e, soprattutto, che lo facciate qui su Organiconcrete, ma come perché!?! Perché ci scrivo io no! Che poi sarei Marco. Non siete attenti però!!
