Mentre in Italia continua a dominare (con qualche rara eccezione) la banalità dei videoclip musicali in cui il protagonista canta inverosimilmente il suo nuovo singolo, all’estero sempre più gruppi, band e solisti, continuano ad apprezzare i videoclip narrativi, quasi fosse (il narrare) un istinto insito da sempre nell’uomo (e di fatto, come spiega Jonathan Gottschall nel suo “L’istinto di Narrare“, libro di cui consiglio assolutamente la lettura, lo è).
Il notevole guadagno, in termini di visibilità certo, ma anche e soprattutto in termini di valore artistico, di un videoclip che somiglia ad uno short film piuttosto che ad un egocentrico piano sequenza (mal fatto), è una di quelle cose che probabilmente cantanti e major discografiche italiane non capiranno mai.
Il duo statunitense Baby Alpaca, formato dal riccio biondo Chris Kittrell (voce) e dall’impomato e glaciale Zach McMillan (chitarra/piano) per il videoclip del nuovo singolo Roller Coaster è riuscito ad autoprodurre (con tanto di sedute presettimanali per la costruzione dello storyboard, la formazione del casting (per lo più amici) e la gestione delle luci) un vero e proprio “film” musicale, allestendo (e intrecciando) atmosfere oniriche e sciamaniche, elementi Horror e finali inaspettati. Il tutto, condito con una massiccia dose di carica erotica che regala il giusto sex appeal al videoclip.
Girato nella fattoria della madre di McMilan a Seattle, Roller Coaster rappresenta una perla di rara bellezza nel panorama dei videoclip. Un modo esemplare di fare storytelling narrativo con un video musicale. L’ennesimo esempio da cui i produttori discografici italiani dovrebbero attingere.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.