Quanti di voi vorrebbero che la loro più grande passione si trasformasse in un gioco?
È esattamente quello che è successo a me qualche settimana fa quando, navigando annoiata su internet, sono venuta a conoscenza degli ‘art game’. Cosa sono? Semplicemente videogiochi che prendono spunto dal mondo dell’arte e della letteratura e che, a differenza di quelli più commerciali, utilizzano particolari linguaggi visivi, come ad esempio forme astratte, bidimensionali e riproduzioni iperrealistiche della realtà.
Per esplorare questo fantastico mondo insieme a voi ho deciso di prendere come esempio Cave! Cave! Deus videt (letteralmente “Attenzione! Attenzione! Dio vede”), realizzato da Matteo Pozzi e Claudia Molinari (comunemente conosciuti come We are müesli, che ha vinto nel 2013 il premio ‘Bosch Art Game Competition’, concorso indetto dalla ‘Hieronimus Bosch Foundation’ in previsione del cinquecentenario della morte dell’artista fiammingo, che si festeggerà nel 2016.
Il gioco prende spunto dal Trittico delle tentazioni di Sant’Antonio, opera visionaria carica di significati religiosi e alchemici allo stesso tempo.
Il duo milanese ha immaginato come punto di partenza un gruppo di ragazzi che va in gita al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona (dove si trova esposto il dipinto), ed uno di loro, avvicinato da uno sconosciuto, viene letteralmente proiettato nel quadro, all’interno del quale aleggia un atmosfera distorta e poco rassicurante.
Il giocatore viene poi coinvolto in un vero e proprio ‘trip’ inaspettato, aiutato da colonne sonore sperimentali e da una grafica psichedelica, resa attraverso elementi geometrici, monocromatici ed estremamente minimal, in una voluta contrapposizione con la pienezza e la vivacità che caratterizza le opere del fiammingo.
L’intero gioco, dopo la presentazione ufficiale nel 2013 dell’Episodio 0 (che puoi scaricare da qui), sarà disponibile nei negozi solo a fine anno, e visto che manca ormai solo un mese, consiglio a tutti (amanti dei videogiochi e non) di metterlo nella lista dei regali da chiedere a Babbo Natale.
Con premesse del genere, il divertimento è assicurato!
Nadia Guidi
Nadia, nevrotica precisina full time, nel tempo libero tento di farmi largo nell'insidioso mondo della curatela. Rincorro tutto ciò che toglie il respiro e sono alla costante ricerca della meraviglia.