Se vivi in una metropoli o una grande città, probabilmente sentirai amplificato il problema dei senzatetto.
In Italia pare siano addirittura triplicati, complice soprattuto la crisi, si, ma anche una legge sui divorzi e le separazioni in grado di mandare in bancarotta persino (ex) mariti di successo. Non è un caso che più del 65% dei senzatetto siano uomini, anche se le donne si dimostrano più inclini al Survival Sex (Sesso in cambio di una cambio di una casa) che di fatto le esclude dalla casistica degli homeless, ma di contro le include nel giro della prostituzione.
Durante una piacevole passeggiata in centro con la testa all’insù, ad ammirare pinnacoli e rosoni, o grattacieli ricoperti di vetro, oltre alla sensazione di degrado (mista a tristezza) che si trova a dover fronteggiare l’ingente flusso turistico che invade ogni anno queste città (ma la cosa riguarda anche i singoli cittadini e residenti), c’è il problema (di non poco conto) di incappare (inciampare, schiacciare, calpestare, acciaccare, pestare e una serie di infiniti sinonimi che di fatto non cambiano la sensazione di disgusto) in escrementi umani appena sfornati e fumanti.
Il fattaccio, non sempre lo percepisci subito. A volte basta la sensazione di “morbido sotto la scarpa” a far scattare imprecazioni e parolacce e ingiurie; altre volte invece, si percepisce solo una volta tornati a casa, dove l’olezzo innesca una caccia all’uomo (e alla merda).
Sebbene il problema riguardi anche la sfera animale (anche se a chiudere il cerchio c’è sempre la maleducazione di chi non si munisce di pratici sacchetti e palette) quello degli escrementi umani è un problema che ha spinto lo sviluppatore di San Francisco Jenn Wong a realizzare una mappa interattiva (sfruttando le API di google maps e oltre 300 segnalazioni) disponibile sul sito (Human) Wasteland con i punti “di (non) interesse” e la localizzazione più o meno perfetta di escrementi umani, consultabile per mese e per zone.
Come anticipato nella splash screen del sito, purtroppo la mappa di Wasteland è disponibile solo nel periodo che va da gennaio a giugno 2013, ma riesce comunque a rendere l’enormità di un problema che va risolto alla base.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.