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Un loft a Berlino targato MEYLENSTEIN

Un loft a Berlino targato MEYLENSTEIN


Un loft a Berlino targato Meyelenstein

Di Loft (termine ormai sdoganato in ogni dove e lasciato in pasto ad architetti, ingegneri, semplici appassionati e tuttologhi improvvisati) ormai ne è pieno il mondo.
Il che, per tutti i motivi elencati in passato, è sicuramente un bene, vista la mole di edifici industriali dismessi che ci ritroviamo in Italia. Il punto anche qui, è il gusto (e la funzionalità) che questi loft assumono una volta ristrutturati, tenendo conto che generalmente si parla di loft per edifici industriali dagli ampi spazi aperti, doppie altezze e un’alta percentuale di superfici vetrate.

L’esempio di oggi è realizzato a Berlino, nel quartiere Kreuzberg, un tempo patria del movimento Punk-Rock berlinese, oggi (dopo la riqualificazione) meta di artistoidi e giovani avventurosi in cerca di fortuna.
Rispolverate le splendide travi in legno lasciate a viste, lo spazio ospita al piano terra, zona giorno e cucina; la zona notte è data in pasto a un enorme cubo rivestito di intonaco a base di cemento che si stacca in maniera perentoria dal resto dell’ambiente ed è accessibile tramite la scala del soggiorno e quella della cucina.
Altri servizi come lavanderia e bagno, sono stati inseriti all’interno di ulteriori scatole cubiche celesti, in un gioco armonico di colori, forme e materiali che aiuta nella classificazione funzionale degli spazi.
Oltre alle enormi finestre vetrate, l’illuminazione è affidata a lampade led a luce calda, che tramite controsoffitti e posizionamenti strategici, contribuiscono ad esaltare le vecchie caratteristiche dell’edificio.

Le due pareti esterne (e diametralmente opposte)  di cucina e soggiorno, mantengono i mattoni originali, che contribuiscono sicuramente a non snaturare le origini del luogo, ma rivelano l’ennesima scelta azzeccata dello studio Meylenstein (capitanato da Tanja Meyle), artefice di questa ristrutturazione che ha il sapore di un vero e proprio (complesso) progetto architettonico, più che di un semplice adeguamento di spazi.

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Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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