È sempre soddisfacente vedere giovani promesse del panorama europeo che scelgono l’Italia e la nostra tradizione per dare vita ai propri progetti.
Ne è un fantastico esempio Arthur Arbesser, designer viennese trasferitosi a Londra. Dopo il diploma alla prestigiosa Central Saint Martins decide di spostarsi a Milano per lavorare per Armani e, dopo 7 anni, arriva a fondare il proprio brand.
Arbesser vede il vero e proprio debutto nel Febbraio 2013, con la collezione di womenswear presentata alla Milano Fashion Week, e porta avanti il suo successo qualche mese dopo, guadagnandosi il primo posto al concorso “Who’s on next?”a Roma.
Circa due mesi fa il talento austriaco ha portato sulle passerelle del capoluogo meneghino la sua quarta collezione, ispirata ai lavori di due artisti tedeschi: Isa Genzken, dalla quale ha ripreso l’accostamento di materiali dissonanti tra loro, come il nido d’ape, il waxed nylon e la spugna, e Blinky Palermo, famoso pittore che ha stimolato la scelta della palette cromatica per la prossima S/S 2015, suggerendogli il bisogno di pulizia che poi ha riportato nei capi.
Ciliegina sulla torta è la maglieria, in nylon trasparente e in viscosa jacquard 3D, protagonista insieme alle uniformi reinterpretate in chiave sartoriale: una silhouette lineare e ben definita, che alterna colori e trasparenze, forza e fragilità di un essere umano dai tratti androgini.
Bianco e nero sono interrotti da blocchi e geometrie di colori accesi come l’azzurro o il papavero, su camicie a maniche corte, peacot doppio petto e gonne svasate.
Ogni capo della collezione diventa metafora del legame tra arte e moda che prende vita in un unico corpo.
Eleonora Ieva
Fiorentina trapiantata prima a Milano e poi catapultata in Riviera, con la passione per la moda, l’arte e il Bloody Mary. Sono in continuo updating, soprattutto per quanto riguarda le novità in fatto di stile.