Lo puoi prendere dolce, ma i puristi dicono che si prende amaro (per assaporarne il vero aroma, dicono), freddo, caldo, al vetro, macchiato (che poi macchiato caldo o freddo?) corto, lungo, ristretto, doppio (o triplo come quello degli studenti), con la panna, o corretto (con rum o sambuca?), da solo o in compagnia. Il caffè che tu lo voglia o meno racconta che tipo sei (persino se non lo prendi) ed è entrato nell’immaginario collettivo nazionale, come uno dei momenti più piacevoli della giornata, in cui stacchi dal lavoro, lo studio, il cliente rompipalle, il professore noioso, l’amica stressante, il progetto che non chiudi, il gioco della ps4 che non riesci a finire…(la lista è lunga ed è sempre un buon momento per un caffè) e ti concedi una meritata pausa.
La pausa più bella di oggi, si chiama Beat Soup e se vivi a Roma è altamente probabile che tu li abbia sentiti nominare almeno una volta. E magari ti sei pure imbattuto nella loro zuppa musicale ben condita, in qualche bel locale della capitale.
Il loro ultimo progetto, si chiama proprio Caffettino (con tanto di payoff che recita “La pausa caffè con Beat Soup”) e non è che un momento di pausa in cui il duo invita dj, produttori e beatmaker a esibirsi in un set live in un ambiente familiare, offrendo caffè e merendine.
Con l’aiuto di Luca Pirrera, che ha curato il progetto grafico, sono già stati invitati Dusty (duo di Enna) che hanno mixato una playlist piena zeppa di bella roba.
Se guardi il video qui sotto è probabile che tu capisca tutto e subito, senza bisogno che io ti dica altro. E probabilmente penserai: “sembra quasi una cara vecchia boiler room”.
Bene, l’ho pensato pure io. E quando l’ho detto ai Beat Soup, mi hanno risposto così:
»Tipo! Ma con quel tocco di italianità tipico della pausa caffè.»
E non è già questo un buon motivo per adorarlo?
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.