Le volte in cui Millo è passato tra queste pagine, ormai non si contano più (puoi partire dalla sua intervista per A Colpi Di Matita, se proprio te la sei persa).
Architetto, illustratore, street artist, eclettico e poliedrico Millo (che in Ruanda vuol dire Ciao) ha la stoffa dell’Artista vero, ammesso che oggi, il termine Artista abbia ancora una qualche accezione positiva.
Il suo progetto Habitat ha vinto il concorso B.Art (Arte in Barriera) di Torino, che prevedeva la riqualificazione urbana del quartiere Barriera Di Milano a Torino, attraverso la realizzazione di 13 facciate cieche di edifici pubblici e privati.
Il fenomeno della riqualificazione urbana, profuma (non puzza) di moda passeggera. Profuma perchè se proprio vogliamo dirla tutta è una di quelle mode che non può che far bene a città che aspirano sempre di più a densità abitative orientali, in cui l’architettura e lo spazio del vivere quotidiano, si perdono nel marasma generalizzato della (rin)corsa all’oro.
E le città che racconta Millo, così densamente popolate e immerse in strade, autostrade, grattacieli, torri, corse in macchina, in aereo e persino in mongolfiera, trovano il tempo di raccontare l’uomo, ponendolo al centro di tutto e comunicando un legame che negli anni si è lentamente sfilacciato, passando dalle città a misura d’uomo, all’uomo a misura di città.
Un po’ come era successo per SanBa (altro bel progetto di cui abbiamo parlato), riqualificare un quartiere diventa per l’artista un’occasione per entrare in contatto con il territorio, assorbirne gli usi e i costumi, entrare a far parte dell’ordinario cittadino, inserendosi non più come un estraneo, ma acquisendo la consapevolezza necessaria per lasciare un segno indelebile all’interno del quartiere.
E magari uscirne con con nuovo soprannome, come quello che i bambini hanno dato a Millo: il Pittore Volante.
Proprio oggi, dalle 10:00 alle 15:00 partità un tour in bicicletta e in autobus, alla scoperta delle 13 opere che Millo ha realizzato.
Dalle 17 invece, ci sarà la presentazione del docu-film “B.Art e il pittore volante” di Francesco Bordino e Isabela Doriana Giurgi.
Ma tutti i dettagli li trovi sulla pagina facebook dell’evento.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.