Che la street art sia cambiata nel giro di pochissimi anni è ormai un dato inequivocabile (e uno dei motivi per il quale abbiamo scelto di abbandonare la nostra -ex- rubrica Domenica In Strada) che trova riscontro nella massiccia quantità di street artist che ti capita di ritrovare in galleria mentre appendono i loro quadri, figli di chissà quale evoluzione artistica.
In mezzo a questo marasma di savethedate e festival in giro per il mondo (che crescono come funghi nel sottobosco) mi piace sbirciare ogni tanto per cercare lavori interessanti e collaborazioni innovative.
E proprio il fruttuoso viaggio dell’italiano Pixel Pancho in Nuova Zelanda per il Dunedin Street Art Festival, ci sta regalando moltissimi nuovi lavori. L’ultimo in collaborazione proprio con l’inglese Phlegm diventato ormai un veterano su queste pagine.
Un lavoro ricchissimo di dettagli, che trova in Phlegm l’anomalia di aver dipinto solamente con pennelli e aver utilizzato toni più seppiati piuttosto che il solito nero. I due stili si fondono in maniera armonica, pur lasciando agli artisti la loro identità.
Inequivocabile infatti, il tono robotico di Pixel Pancho, così come il bestiario e le creature partorite dalla mente di Phlegm che si scatenano in una lotta in cui nessuno dei due sembra avere la meglio.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.