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Dis.order il progetto fotografico di Claudia Maria...

Dis.order il progetto fotografico di Claudia Mariani


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Nel mare di segnalazioni che arrivano nella nostra casella mail, si susseguono freddi comunicati stampa che hanno come mittente “undisclosed-recipients”. E tu sei li a immaginare le infinite liste di ignari destinatari il cui occhio, ormai avvezzo alle belle parole infiocchettate in formato .docx, ignora così come ignorerebbe gli ormai obsoleti banner pubblicitari su un sito web.
Quello che noti più volentieri invece sono quelle timide autocandidature ai limiti del “lo faccio o non lo faccio” in cui percepisci tutta la genuinità di chi si candida unita a quella giuste dose di coraggio che serve per mettersi in gioco. E magari ricevere una risposta negativa. O peggio ancora nessuna risposta.

Quando ho letto la mail e il progetto di Claudia Mariani, mi sono ricordato subito di una cosa e cioè che non importa da che punto di vista si guardino o quali mezzi si usino per metterle in luce, certe tematiche mantengono sempre lo stesso orrore di fondo.
Dis.order è un progetto fotografico che affronta il tema dell’anoressia attraverso lo Still Life.
E lo fa in maniera disarmante, ben lontano dalle campagne shock alla Oliviero Toscani, senza mettere in mostra corpi compassionevoli o ragazzine intente a diventare le nuove Kate Moss. Lo fa mettendo in luce tutto il processo ossessivo della malattia.

Perchè l’anoressia non è che un calcolo continuo, un giornaliero centellinare grassi, energie, proteine, una lotta inconsapevole a quattro mani, quelle che danno e quelle che levano cibo al corpo, un gioco macabro di specchi in cui l’immagine riflessa non è mai quella di se stessi.
Un dis.ordine emotivo che racconta in maniera impietosa la fragilita umana. Quella che è dentro. Quella che è fuori.

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Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

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