Al tuo matrimonio puoi scegliere di farcire teste (e pancia) degli invitati con epiche abbuffate domenicali (degne del miglior pranzo a casa di una nonna), vestiti bianchi, bomboniere da dover spolverare, acconciature da Cenerentola (per lei) e da Principe Azzurro (per lui), castelli medievali in cui perdersi (dov’è andato a finire la sposa?), atmosfere ambigue in cui lo sfarzo della cerimonia entra spesso in contrasto con i volti annoiati degli invitati (che pensano sempre al momento in cui potranno togliersi tacchi o cravatte e tornarsene a casa).
Oppure puoi scegliere Say Yep.
Di questo magazine dedicato ai matrimoni, quelli che vorresti non finissero mai , avevo già parlato qui, tessendone lodi ed esaltandone l’unicità e la qualità del collettivo.
Proprio ieri, con tanto di release party al The Love Affair, è stato presentato il quinto numero della rivista (che puoi sfogliare per intero sul sito), dedicato a quei matrimoni che profumano di naturalezza, dove puoi sederti su una sedia e respirare a pieni polmoni il piacere di stare insieme e condividere le gioie di un momento così speciale.
Senza la preoccupazione della cravatta che stringe o dei tacchi che si infilano nella terra, ma avendo il tempo e la coscienza di perderti nei dettagli e assaporare il gusto della semplicità.
Say Yep è una filosofia di vita.
Quella che probabilmente fa venir voglia di sposarsi.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.