L’ospite di questa puntata di Tuesday Poison di metà autunno è un’artista che ho avuto il piacere di conoscere qualche anno fa a Mondo Bizzarro, non ha bisogno di presentazioni, tantomeno di sviolinate perché la sua arte è ciò che la rappresenta nel modo migliore possibile. Nutre un amore spassionato per l’illustrazione e gli artisti che vengono dall’ Oriente ( c’è una lunga lista di nomi che io vi consiglio di appuntare su qualche post-it) e da un pò di tempo infatti vive a Singapore dove continua a sfornare progetti di cui sentirete parlare proprio in questa intervista che sta sotto i vostri occhi. Lei è Luisa Montalto. Buona lettura!
Domanda di apertura: quando hai deciso che fare arte doveva essere il tuo mestiere?
Disegno da quando avevo circa 10 anni, prima o poi sapevo che avrei dovuto togliere i piedi da terra e seguire questo sogno di bambina, all’inizio timidamente, poi a partire dal 2004 attraverso la mia agenzia (Illoreps di New York) è diventato un vero lavoro. Prendo coscienza di aver realizzato il mio sogno, ogni giorno da allora e ancora di più, da quando nel 2010 circa, ho incontrato lo Studio54 di Roma, con tutti i suoi straordinari artisti. Dallo scorso giugno vivo a Singapore, mi avvicino all’amato oriente, sicura che mi rifocillerà di nuova ispirazione ed entusiasmo per questo che è per me, il più bel lavoro del mondo.
Domanda curiosa: parlaci del tuo lavoro di curatrice. Quali sono state le difficoltà e quali le soddisfazioni?
Quella di curatrice, è una delle tante e diverse esperienze lavorative collaterali al mio vero lavoro. Davvero molte, ognuna di queste mi ha reso quella che sono, quindi le ricordo con gratitudine, anche quando mi sono sembrate particolarmente dure. Ho iniziato a farlo saltuariamente nel 200, in festival e piccole mostre, ed è diventato un vero lavoro, nei 4 anni che ho collaborato con Mondo Bizzarro. Credo sia stata per me, in assoluto, la cosa più difficile che io abbia mai fatto. Sicuramente, anche a causa della mia troppa ingenuità e passione, ho trovato difficile lavorare con gli artisti e le artiste, difficilissimo lavorare con altre curatrici e curatori, addirittura impossibile, o quasi, collaborare con altri spazi e istituzioni. Senza contare giornalisti e pubblico di collezionisti e “semplici” appassionati. Un vero percorso ad ostacoli, nel quale troppo raramente ho trovato volontà di collaborazione e disponibilità, meno ancora sincerità e onestà. Alcune delle mostre che sono riuscita ad organizzare, sono state davvero una soddisfazione immensa, Jennybird Alcantara, Fujiyama Girls (collettiva con Junko Mizuno, Yuka Yamaguchi e Makiko Sugawa), Gabriels, Necro Kawai (CIOU), Makiko Sugawa, Yoko D’Holbachie, ma a costo di un prezzo, per me, molto caro.
Domanda esploratrice: chi sono i personaggi del tuo mondo illustrato?
Come succede fin troppo spesso, il mio lavoro é autoreferenziale e autobiografico, quindi tutti i “personaggi”, rappresentano soprattutto me e il mondo che mi circonda, umano e animale. Non credo di essermi mai riferita ad altro che non fosse la mia diretta esperienza. Realizzo mondi che mi confortano e che mi raccontano, per semplice edonismo o catarsi.
Domanda seria: quali sono gli artisti a cui ti senti più affine?
Da molti anni, i mie riferimenti artistici sono Yoshitomo Nara e Aya Takano, entrambi artisti giapponesi e contemporanei, differenti per formazione e stile, ma vicini per sensibilità ed estetica. Non posso fare a meno di esserne incantata, a breve ci sarà una mostra di Nara a Londra, alla quale non potrò probabilmente andare, ma che consiglio vivamente di visitare, i suoi lavori assumono una consistenza ed una forza incredibili dal vivo, ho avuto la fortuna di vederli moltissimi anni fa Roma e due anni fa a New York, ogni volta sono stati incredibili, incantevoli e stupefacenti.
Domanda semi-seria: quali fumetti e libri illustrati sono i tuoi preferiti?
Coerentemente con la mia produzione artistica, adoro i fumetti che raccontano di storie autobiografiche o intimiste. Amo gli artisti che raccontano la loro vita e le loro fragilità, ma questo in generale, nel dettaglio, per me é impossibile rispondere a questa domanda. Sono una vera collezionista e lettrice instancabile di Fumetti e libri Illustrati, quindi risponderò citando solo gli ultimi autori che sto preferendo ora, oggi, in queste ore, in questo istante, domani saranno già altri, é una vera droga! Fumetti: Taniguchi, Marion Fayolle, Chihoi lee, Amanda Vahamaki. Illustratori: Simone Rea, Kim, Seung-youn, Isabelle Arsenault.
Domanda suspance: cosa bolle in pentola?
In questi mesi sto disegnando nuove tavole per un libro illustrato tratto da una mia storia, surreale, onirico e intimo, le stesse tavole saranno esposte all’interno di una collettiva di illustratrici in dicembre, per la quale, sono molto felice ed emozionata. Per il prossimo anno invece, insieme ad un ambizioso progetto editoriale per una casa editrice italiana, sto organizzando una mostra di pittura a Singapore della quale spero di potervi parlare a breve nel dettaglio.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!