Prosegue il nostro viaggio nel mondo del Retrogaming e oggi armati di sciabola e cappello parliamo di un cult che più cult non si può: Monkey Island.
Nel 1990 nasce la LucasArt, compagnia di proprietà di George Lucas. Il famoso regista appassionato anche di videogiochi aveva già iniziato a collaborare con l’Atari nel 1982 sotto il marchio LucasFilm Games.
Nel 1990 alla LucasArt lavorava un certo Ron Gilbert che, grazie ad una gita fuori porta a Disneyland, ebbe un’intuizione geniale dopo un giro sul Pirates Of The Caribbean Ride. Era nato uno dei giochi più geniali e divertenti mai creati: The Secret of Monkey Island.
La particolarità di Monkey Island è che il giocatore intraprende un’avventura grafica senza stress alcuno.
Si può interagire liberamente con i personaggi dotati di personalità divertenti e sagaci senza rischiare di rimanerci stecchiti nè tantomeno dover ripartire da capo ogni volta.
Il sistema di sviluppo SCUMM ideato dallo stesso Ron Gilbert permette al giocatore di avere pieno controllo dell’avventura utilizzando esclusivamente il mouse e inizializzando i giocatori e gli appassionati a quello che per anni sarà il famigerato mondo dei Punta E Clicca.
La saga conta quattro capitoli:
– Il Segreto di Monkey Island
– Monkey Island II: La vendetta di LeChuck
– La maledizione di Monkey Island
– Fuga da Monkey Island
anche se negli ultimi due capitoli non compare Ron Gilbert come ideatore. Questo è uno dei motivi per i quali molti fan considerano il secondo episodio come quello definitivo e conclusivo.
Ne esce fuori un Guybrush Threepwood, un po’ impacciato, che oltre a saper trattenere il respiro per 10 minuti (n.d.r.) è stato creato con tute le attenzioni del caso per risultare estremamente divertente, intelligente e temerario. Deve il suo nome niente meno che al nome del file durante la creazione “Guy.brush” e il cognome è volutamente di difficile pronuncia, motivo per il quale il povero aspirante pirata viene spesso preso in giro dai personaggi che incontra durante le sue avventure.
Molti personaggi della serie hanno ispirato i protagonisti della saga “Pirati dei Caraibi”… che per una strana coincidenza deve la sua nascita ad un’intuizione avvenuta sullo stesso gioco di Disneyland avuta da Gilbert.
Will Turner assomiglia a Guybrush, così come la sua amata Eleine Marley sembra Elizabeth Swan; LeChuck ha ispirato Barbossa e la Voodoo Lady, Tia Dalma.
Per tutti gli appassionati… sappiate che è possibile scaricare i capitoli di Monkey Island dall’app store mentre per i telefoni Android è necessario scaricare prima SCUMMVM e i plugin dal Play Store!
Vi lascio con questo splendido scioglilingua recitato da Guybrush nel secondo capitolo …
Giulia Santucci
Giulia Santucci... Copywriter e Blogger con un’ inesauribile passione per la moda di strada, quella fatta dalle persone vere... dall’anima un po’ rock.