Ho avuto di recente la fortuna di imbattermi in Francesco Amorosino, giovane lucano che vive a Roma, dove studia alla Scuola Romana di Fotografia e lavora come giornalista freelance.
Mi sono trovata ad aiutarlo ad allestire con montagne di patafix, “Google error”, la sua mostra fotografica inaugurata alla Galleria Mondo Bizzarro in occasione di “Bizzarro 2014”, festival di arte “ipercontemporanea” tenutosi per il secondo anno nel quartiere di San Lorenzo.
Tra un pezzo di patafix e l’altro siamo finiti a parlare di un altro suo progetto, dal titolo “The Rome guide for terrorists”.
Il libro fotografico, realizzato anche in questo caso con screenshots fatti da Google maps e poi stampati come fossero normali fotografie, ha vinto nel 2013 il premio “Open your books” al SiFest di Savignano Sul Rubicone ed è in attesa di essere pubblicato da una delle maggiori case editrici a livello europeo.
Tornata a casa ho pensato che fosse quindi giunto il momento di far sapere anche a voi, giusto per farci stare ancora più tranquilli visto tutto quello che leggiamo e sentiamo ogni giorno, che è quindi possibile, navigando semplicemente su Google maps come ha fatto il nostro artista, visitare virtualmente, e all’occorrenza stamparne le immagini, di quei luoghi proibitissimi (in questo caso di Roma e dintorni), come zone militari, ambasciate, carceri e aeroporti.
Come possiamo sentirci sicuri quando agli ormai tanto temuti terroristi dell’ISIS (e a chiunque oserei dire) basterebbe una connessione internet per riuscire a colpire chi dovrebbe proteggerci?
Mi è sorta più di qualche domanda in merito, e l’unica risposta non disfattista che sono riuscita a darmi è stata semplicemente che forse, chi ha avuto il compito di scattare le istantanee dal mondo a spasso di una delle tante Google car, nemmeno ci ha pensato a questa evenienza; o chissà, magari sono proprio i tanto temuti terroristi gli uomini al volante di quelle macchine.
Lascio a voi il dubbio, con la speranza che questo progetto estremamente particolare ed innovativo possa suscitare in voi la mia stessa curiosità.
Nadia Guidi
Nadia, nevrotica precisina full time, nel tempo libero tento di farmi largo nell'insidioso mondo della curatela. Rincorro tutto ciò che toglie il respiro e sono alla costante ricerca della meraviglia.