Sei al microfono di una radio e devi trovare lo schetch giusto per presentarti…3….2….1…..ON AIR
Sono le 10.30 ed è lunedì. Hanno detto di presentarmi… io sono Bireau. Un giorno ho preso un pennello e ho lasciato che si muovesse sul foglio della mia vita, a tracciare fiumi, montagne, oceani… a tracciare racconti infiniti. Racconti della vita del mondo, che partono da una roccia, da un fiore, da un pesce… e tornano a voi, a me, a noi e a tutte le nostre emozioni da esseri umani. Racconti per ricordare che tra noi e il mondo non c’è confine, e che tutte le volte che separiamo qualcosa ne stiamo ricordando l’origine, unica, incondizionata.
(a questo punto – ovviamente – parte la musica: CONSTANT SURPRISES dei Little Dragon!)
Immagina di trovarti davanti ad un bambino e di dovergli spiegare in cosa consiste il tuo lavoro.
“Faccio l’artista, sai che significa? Il mio lavoro è disegnare. Le persone comprano i miei disegni. Disegno per tutte quelle persone che hanno bisogno di dare una forma e un colore ai loro pensieri e a delle cose che inventano. Ma loro non hanno tempo per disegnare, perché fanno altre cose, allora chiamano me. Oppure disegno le cose che voglio, che nascono dal mio pensiero. E questi disegni raccontano a chi li guarda emozioni o storie che parlano di alberi, animali, fiori, e bambini – proprio come te – che vanno a esplorare nuovi mondi!”
Lo starter kit di ogni illustratore comprende:
Di base delle buone idee. E il crederci profondamente.
Poi… la perseveranza, le amicizie ad hoc, il portafoglio carico e delle scarpe comode. Il tutto possibilmente vissuto in una città ricca di eventi, dove farsi conoscere e tessere nuove relazioni.
Sto ironizzando? Sì e no. Questo kit vale per tutti i lavori creativi.
Qual è l’episodio legato all’illustrazione che ricordi con più piacere? E con più dispiacere? Ti va di raccontarceli?
Ricordo con grande piacere quando ho vinto la gara per il character design de I Mitici Collection di Sofficini Findus. Ero un’emergente, è accaduto anni fa… ero in gara con nomi “storici, grossi, pesanti”. È capitato per caso, ho avuto paura, ma ho accettato di mettermi in gioco. E ho vinto. Quell’episodio mi ha insegnato a non fermarmi di fronte a cose che sembrano difficili. Niente è impossibile.
Il dispiacere? Il lavoro è lavoro. Ci sono state esperienze in cui mi sono resa conto che qualcuno stava cercando di tenermi a freno per paura che potessi crescere. Queste esperienze, per quanto sì poco piacevoli, mi hanno fatto comprendere che c’era qualcosa in me di molto interessante e che forse l’unica a non essersene accorta ero io.
Ti va di giocare con me? Ti spiego subito come funziona: prenderò un foglio totalmente bianco e farò tre segni a caso sopra, lo scopo del gioco è quello di, partendo da quei tre segni, dare vita ad un disegno di senso compiuto.
Per fare il disegno non avrai a disposizione mezza giornata, ma solo pochi secondi…anzi, visto che sono buona, facciamo un paio di minuti :P
Ok, ci sto!
Persone da tener d’occhio: una colonna dell’illustrazione e un emergente da “esplorare”
Mary Blair come colonna. Elisa Macellari e Thomas Campi come colleghi che ammiro, non sono emergenti ma il mondo intero dovrebbe poter ammirare i loro disegni.
Sbirciamo nel tuo futuro “prossimo”: a cosa stai lavorando in questo momento? C’è qualche progetto che hai voglia di condividere con noi?
Ho appena iniziato delle nuove avventure.
Il 22 ottobre partirà il mio corso di disegno “per chi pensa di non saper disegnare”, presso Spazio B**K, una libreria stupenda nel quartiere Isola a Milano.
Presenterò il corso martedì 30 settembre alle ore 20 presso la stessa libreria.
Il 10 ottobre inaugura una mia mostra personale presso il Museo del Fumetto di Cosenza, nell’ambito della rassegna Le strade del paesaggio.
Per tutto il resto, di cui al momento non posso dire, invito chi legge a iscriversi alla mia mailing list direttamente dal mio sito (www.robertamaddalena.com).
Final bonus question: Tutto parte da un punto definito, ben visibile, si espande, si espande e diventa un’ opera d’arte complessa. E’ come se nelle tue illustrazioni riuscissi ad individuare il punto di inizio e seguendolo con il dito, potessi tracciare una linea continua senza mai staccarlo dal foglio. Un movimento che mi ricorda la continuità e la leggerezza della danza contemporanea. Movimento e Fermo immagine sul foglio, come pensi convivano nelle tue illustrazioni? Qual è la sensazione che vorresti un osservatore provasse vedendo i tuoi lavori?
Ho imparato, negli anni e nelle esperienze, che la vita è fatta di luce e ombra, vuoti e pieni, forme e movimento. La danza in effetti, come il canto, mi ha insegnato molto sull’esistere. Sullo stare, senza necessariamente muoversi, o sul muoversi consapevolmente, scegliendo il come. Vorrei che ogni osservatore avesse la possibilità, guardando un mio disegno o una mia performance, di percepire se stesso e le proprie emozioni in modo lucido, chiaro e privo di giudizio, di esplorare la propria intimità e le paure più profonde, per guardarle in faccia, lasciarle andare e godersi totalmente la vita.
Ringraziamo Roberta e vi invitiamo a visitare il suo sito: www.robertamaddalena.com
Marta Latini
Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...