Notes of Blindness


Dopo oltre 180 articolo dall’inizio dell’anno, qualcuno più impegnativo, qualcun altro meno, la stanchezza comincia inevitabilmente a farsi sentire, così come la sindrome del foglio bianco che fa capolino tra un lampeggìo e l’altro del cursore di Word, aspettando le agognate vacanze estive, in cui puoi finalmente staccare le notifiche dello smartphone e dire basta a comunicati stampa, pillole e articoli.
Così ieri pomeriggio (per voi che leggete) mentre ero nella mia psuedo redazione, (che poi è casa mia e non è nient’altro che uno studiolo tuttolegno autocostruito con tavole di pino)  finisco a guardare un video del The New York Times.

La storia di John Martin Hull, sebbene non la conoscessi, mi ha colpito e coinvolto così tanto da farmi ritrovare quel briciolo di ispirazione necessaria per la pillola di oggi.
L’australiano John Hull, insegnate di religione all’università di Birmingham nonchè autore di diversi libri pubblicati e tradotti in molte lingue del mondo, dopo anni alle prese con una malattia degenerativa agli occhi, nel 1983 perde definitivamente la vista. Da lì, per John inizia un percorso in cui registrerà musicassette piene di note e riflessioni personali, che lo porteranno a rendersi conto della sua memoria fotografica, di come i ricordi sbiadiscano, e di quanto importante sia, fermare in qualche modo quegli attimi di vita.
Il film, diretto da Peter Middleton e James Spinney, è un racconto fatto seguendo le registrazioni originali, che sul sito del The New York Times, trovi per intero, con tanto di contenuti extra e trascrizione per chi l’inglese parlato, fa fatica a seguirlo.

Se guardi il film, finisci a farti domande su quello che vedi e come lo vedi.
Finisci a chiederti chi o cosa vorresti non dimenticare mai.
E finisci con lo scoprire (di nuovo) che niente è per sempre. Neppure i ricordi.


Alessandro Rossi

Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.

Commenti

commenti


RELATED POST