Ciascuno di noi ne ha uno, se proprio non ce l’avete probabilmente siete voi. Oppure conoscete e frequentate solo persone reali, con vite reali, vissute in un contesto reale. Che palle. Però ci sono delle persone che alla concretezza di quello che si può toccare/snasare/leccare preferiscono le strisce in codice ASCII alla Matrix. Almeno lì c’è del gran Kung Fu. La fantascienza. Keanu Reeves.
La televisione è un ottimo modo per passare attraverso lo specchio e perdersi nel più incredibile palinsesto delle meraviglie. Ma così tanta roba tutta assieme può creare dei veri e propri mostri. Mostri che si nascondono nelle pieghe della società, al riparo dello schermo di un computer acceso, nutrendosi di migliaia di discussioni on line. Non li sopportate più? A voi in fin dei conti della tv non ve ne frega un cazzo? Benone. C’è solo un modo per evitarli, riconoscerli. Ecco i 10 segni particolari del telerotomane pesante, che diventa pure più pesante d’estate, per il caldo, il sudore e la sabbia nel costume. Mentre d’inverno quasi quasi vi torna comodo avercene qualcuno sotto mano, eh? Quando fuori fa freddo e non avete una beneamata mazza da fare.
1. La sua vita è un film. O almeno una miniserie ad alto budget.
Quando si ferma a riflettere sente una voce fuori campo. Crede di condurre una vita talmente interessante da meritare di essere riportata su qualche schermo (piccolo o grande non importa). Mostra sempre il suo profilo migliore e pronuncia frasi a effetto a favore di telecamera. Dove sia questa telecamera non è un vero e proprio problema.
2. Oversharing
Utilizza il proprio stato di Facebook per esprimere opinioni che nessuno ha mai richiesto, per somministrare recensioni coatte, per lanciare laconici messaggi comprensibili a pochi. Ogni tuo commento potrebbe rivelare la tua totale estraneità della materia. Non tentare alcun approccio, lascia che la tua ignoranza rimanga invisibile. Oppure dai, prova a scrivere che Breacking Bad non ti è piaciuto più di tanto.
3. Con una forte propensione all’hackeraggio di base.
Sa sempre cosa trovare e quando e come. Bypassa ogni trappola della rete e va dritto a quell’unico tasto da cliccare per vedere un episodio in streaming e non “il metodo più segreto del mondo, che ti dico solo a te, per fare i soldoni”. Ma non sa usare excell.
4. Ama le sorprese.
Rigetta lo spoiler, vera piaga sociale, epidemia di pantagruelica cafoneria che spinge la gente scema a rivelare parti salienti della trama. L’odio da spoiler può sfociare in gravi comportamenti violenti. Presta attenzione a quello che dici o a quello che scrivi. Sul serio. Lo spoiler fa male al cuore. E se ne sei portatore farà male anche al tuo culo.
5. Lostiano.
Divide l’umanità tra chi ha visto Lost e chi non ha visto Lost.
6. Evangelizzatore.
Ti consiglia caldamente di guardare Lost.
7. Lostiano, evangelizzatore. Di quelli che ti citofanano la mattina mentre passi il folletto.
Casualmente si presenta a casa tua con in borsa il suo cofanetto edizione speciale di Lost. Casomai non avessi capito bene.
8. È profondamente emotivo.
Soffre di una pesante sindrome dell’abbandono. Si manifesta ciclicamente, nella prima metà di giugno, quando le sue serie tv preferite vanno in vacanza per poi tornare a settembre. E se la serie finisce definitivamente? La sindrome potrebbe accentuarsi. Non forzatelo a parlare, uscire, lavarsi. Il lutto è difficile da processare. Almeno fino all’arrivo di una serie nuova di zecca.
9. Stalker.
Spegne la televisione solo dopo aver letto i credits, e sa tutto, ma proprio tutto tutto, di ogni attore, comparsa, macchinista, sceneggiatore sottopagato. E ovviamente conosce ogni minuscolo particolare della vita dei personaggi. Ora…vagli a spiegare che non gli capiterà mai di incontrarne uno per strada.
10. Perché lui è lui e voi non siete un cazzo .
Riesce a individuare tra la folla altre persone che hanno la sua stessa voglia di perdersi in fantastici mondi immaginari. Beh, anche tu adori le serie tv, a chi non piacciono. Avete qualcosa in comune, qualcosa su cui basare una profonda ed eterna amicizia, fatta di chiacchiere, pomeriggi sul divano, fraterna, intima condivisione. “Cosa guardi?”, ti chiede.
“Grace Anatomy”.
Friendship Over.
Beatrice Lombardi
Laureanda presso il CITEM di Bologna è nata 26 anni fa dal tubo catodico. Dopo anni di amore e odio con mamma Televisione e papà Cinema ha deciso di percorrere nuove strade ed è scappata con il Web.