Carissimi lettori, oggi devo farvi una importante confessione che so non piacerà a molti di voi ma credo sia una sorta di percorso inevitabile. In questi giorni con il capo stiamo decidendo il futuro di questa nostra rubrica della domenica a cui siamo tutti affezionati poiché è stata una delle prime dalla nascita di Organiconcrete e la mia identità è nota solo a pochi eletti. Tuttavia, la proliferazione di siti e festival e iniziative varie con cui gallerie ed istituzioni ci inondano le giornate, tutto questo chiacchiericcio che in parte oscura il talento degli artisti chiamati ad interpretare il volere del profitto, mi inducono ad una riflessione sul futuro della mia rubrica, nata con lo scopo di farvi conoscere gli interpreti di questa arte che sta evolvendo.
Idee in mente ne abbiamo abbastanza, un po’ potete aiutarci anche voi scrivendomi come poter cambiare Domenica in strada, raccoglierò molto volentieri i vostri suggerimenti e anche le vostre critiche.
Intanto che tutti riflettiamo oggi vi porto a conoscere MisterCaos.
Molto più che uno street artist MisterCaos è uno dei poeti di strada più famosi in Italia, assieme a Ivan e ste-marta, con cui molto spesso si trova a realizzare delle splendide collaborazioni nelle nostre città e di cui vi parlerò prossimamente. Promesso!
Classe 1992, milanese, esattamente di San Donato, MisterCaos, Dario per gli intimi, si appassiona all’arte della scrittura già in età infantile fin quando nel 2013, quindi proprio l’anno scorso, decide di portare questa sua passione sulle pareti e sull’asfalto di Milano e del suo quartiere tanto da guadagnarsi l’attenzione dei giornali locali e non solo che iniziano a raccontare delle opere di questo giovane artista che ha fatto dell’arte poetica il suo modo di esprimersi nel mondo.
Poesie di carta affisse sulle pareti, versi scritti con gessetti colorati sull’asfalto, stencil indisciplinati come tante bolle di sapone che volano intorno ai nostri sguardi che si incantano a riflettere davanti ai messaggi poetici di Mister Caos, il quale si serve della città e dei suoi spazi per “disturbare” la nostra quotidianità.
Più che versi le opere di MisterCaos sono capolavori emotivi che diventano sostanza nel momento in cui la mente e il cuore si fermano nella loro corsa liquida contro il tempo e i ricordi e quelle lettere messe in fila si compongono delicatamente come un mosaico e si fissa come un’immagine fresca.
I lavori di MisterCaos, alcuni dei quali sono apparsi anche a Londra, inaugurano la serie di domeniche che vorrei dedicare proprio alla poesia urbana e ai suoi interpreti, un mondo molto particolare e variegato da scoprire insieme.
Buona domenica!
Zelda
Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.