Il fatto che Virginia Mori non fosse mai passata su queste pagine, mi ha fatto riflettere e venire i sensi di colpa nei vostri confronti per non averla ancora presentata dopo due anni di Organiconcrete, e la dice lunga su quanto sia difficile tenere testa a questa marea di bit in cui affoghiamo quotidianamente seduti sulla nostra scrivania o davanti al nostro smartphone.
Ma il bello dei bit, è che, a meno di qualcuno che decida volontariamente di rimuoverli, rimangono lì come i bei ricordi, e tu puoi usufruirne ogni volta che vuoi.
Virginia Mori, classe 1981, è una che da sempre preferisce la penna bic alla matita e il bianco e nero ai colori, con una passione viscerale per Gustave Doré, Albrecht Dürer e le miniature medievali.
I suoi mondi surreali, contornati per lo più da cani e conigli con chiari richiami alle favole di Pinocchio e Alice Nel Paese Delle Meraviglie, hanno come protagoniste ragazzine dai capelli scuri e dal viso delicato, che alla fine scopri essere tutte l’ennesima sfaccettatura di un unico personaggio, magistralmente rappresentato dalla penna dell’artista.
I disegni sono universi oscuri, a tratti inquietanti, nei quali la crudeltà nascosta dell’universo femminile, così come la fragilità e il senso di solitudine, vengono rappresentati con gesti estremi e significativi, che vanno a scuotere in maniera decisa, la mente dell’osservatore.
Insieme alle penne Bic, al bianco e nero e, stando ad un’intervista scovata nella famosa marea di bit, anche al caffè, Virginia quando può non rinuncia nemmeno alla realizzazione di corti animati, altra passione che si è fusa con il suo ultimo progetto.
Con Virgilio Villoresi (altra piacevole scoperta fatta già con il video tranquillone di Dj Tennis) i due hanno da poco completato un libro edito dalla casa editrice milanese Withstand, in cui, attraverso tecniche ispirate al vecchio mondo cinematografico, il lettore viene coinvolto anche in un processo manuale che darà vita alle illustrazioni della Mori, potendo quindi fantasticare sulla trama, costruendo e ricostruendo storie.
Storie nelle storie. Di cui avete un assaggio nel video che segue (e che potete acquistare qui).
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.