Se la scorsa settimana vi abbiamo fatto un piccolo riassunto veloce ed efficace sulla preseunta differenza tra Low brow e Pop surrealism, in questa puntata vi porto a conoscere un’artista fenomenale che molti di voi conosceranno di sicuro. Intanto che il nostro Marco De Carolis riprende fiato dopo la fatica del suo primo articolo, oggi miei cari lettori credo sia la volta buona di presentarvi Jennybird Alcantara.
Sono anche sicura che alcuni di voi staranno commentando con un immenso:” era ora!”.
Allora eccovi serviti miei cari affamati di arte.
Jennybird Alcantara è un’artista che vive a San Francisco, la città dove ha compiuto i suoi studi artistici, ma i suoi lavori viaggiano alla velocità della luce, facendo la loro comparsa in gallerie statunitensi e europee, e apparendo spesso anche sulle nostre riviste preferite ovvero Hi-Fructose e Juxtapoz.
Le tecniche che l’artista californiana predilige sono l’olio su legno ma non disdegna dell’acrilico su carta, due mezzi che le concedono di esprimere il suo ardore stilistico fatto di tonalità particolarmente forti e intense che accompagnano l’atmosfera tenebrosa delle creature in essa immerse. I personaggi dei suoi lavori vengono estrapolati da storie di fanciulle sofferenti in attesa di essere trasportate in un’altra realtà, animali antropomorfi che accompagnano il surrealismo giocoso e fiabesco delle sue principesse senza tempo.
Nelle sue opere così come nelle sue doll, Jennybird Alcantara celebra la lotta tra la vita e la morte attraverso un uso ben ponderato dei simbolismi che entrambi le tematche richiamano e mischiando ad essi la contrapposizione tra la bellezza delle sue figure femminili e la crudeltà della natura che non si ferma neanche davanti alla compassione e alle emozioni che risplendono sui volti accesi delle protagoniste.
Infine, una linea sottile di erotismo misto a sensualità rende i suoi lavori ancora più intriganti e piacevolmente macabri.
Quel tantino che piace a me e di cui voi siete a conoscenza.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!