Se sei un feticista della carta come me, probabilmente anche tu sei affetto da quella strana e per certi versi perversa pratica che ti fa aprire un qualsiasi libro di carta (nuovo o vecchio che sia) e infilare il naso a centro rilegatura per sentirne l’odore e rievocare nella mente tutto il processo produttivo che va dalla stesura, all’editor, passando per la progettazione della copertina e arrivando al sacro rituale della scelta della carta e della stampa (e ometto la fase gongolamento davanti al prodotto finito).
Processi che se con la stampa on demand sembrano aver perso il loro fascino, rinsaviscono dal primo all’ultimo grazie ai fanzinari e a tutte quelle belle autoproduzioni editoriali che negli ultimi anni hanno invaso come un maremoto piccole e grandi città, attraverso festival con annessi workshop, conferenze, produzioni dal vivo, concerti, mostre, discussioni su carta e colori tra artisti e lettori, sfogliate fugaci e chi più ne ha ne metta in questo cocktail che non può che essere buono e dare alla testa.
Uno degli ultimi nati, degni di nota è sicuramente Gelati Fanzine Festival, nato (neanche a dirlo) da un gruppo che con fanzine e autoprodroduzioni probabilmente ha avuto a che fare già nella culla e che da queste parti abbiamo visto e rivisto più volte.
Sto parlando di Lök, Bradiponauta e DisorderDrama ma “Ci danno una grossa mano anche Noveinternotre, Taxi Driver e The Giant’s Lab“.
Gelati è un festival giovanissimo (arrivato alla seconda edizione) che si svolge a Genova il 14 e il 15 giugno, dedicato alla microeditoria e alle autoproduzioni, in cui è facile immergersi con i sensi e oltre all’odore della carta, sentire pure il rumore della racla che accarezza il telaio, l’odore degli inchiostri e della ragia che pulisce, stampandoti in testa (se possiedi un minimo di curiosità) la voglia incredibile di provare a mettere le mani in pasta e realizzare pure la tua, di fanzine.
Possibilità che al Gelati (come nei grandi festival che si rispettino) ti viene data in due occasioni.
Il 14 giugno alle ore 15:00 con i ragazzi di CORPOC che ti aiuteranno a capire (e sviluppare) tutto il processo che sta dietro alla stampa serigrafica, mentre quelli di Bolo Paper (altra bella realtà tutta italiana), si cimenteranno in un workshop di due giorni dalle 10:00 alle 14:00 in un progetto che partirà con un giro dentro i vicoli di Genova alla ricerca di scatti e immagini da condividere in gruppo e si concluderà con la realizzazione di una fanzine sul tema “perdersi nella città”.
Il programma completo del festival, lo trovate QUI.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.