Anche se ormai sulla bocca di tutti (e da queste parti tendiamo a scansare le notizie troppo chiacchierate) il lavoro di Liqen per il progetto SANBA non potevamo non proporvelo.
SANBA, per chi proprio non avesse aperto i giornali negli utlimi giorni è un progetto capitanato dal team di Walls, che vede la collaborazione di diverse istituzioni ma anche di Kinesis, casa cinematografica che si sta occupando della produzione e del montaggi di un documentario sul festival, che si sta svolgendo nella periferia romana di San Basilio.
Un festival che attraverso la partecipazioni di artisti di fama internazionale e di alcuni laboratori che hanno visti impegnati i ragazzi delle scuole medie e superiori di San Basilio, si prefigge di riqualificare gli spazi urbani ma soprattutto di avvicinare gli abitanti del quartiere all’arte pubblica coinvolgendoli e trasformandoli in spettatori attivi.
El Renacer è il titolo dell’opera che l’artista spagnolo Liqen (già passato nella nostra solita rubrica domenicale di street art) ha dato al primo dei suoi due lavori per il progetto romano, in cui è facile perdersi nell’innumerevole quantità di dettagli inseriti che completano un quadro cromatico, come sempre, di altissimo livello.
L’elemento del rastrello, inteso come arma salvifica, purifica una terra dominata da capannoni industriali figli dell’età moderna, ma anche da statue , busti e colonne corinzie, appartenenti ad epoche più remote, in un processo di rinascita che va dritto al cuore di San Basilio e a tutti i quartieri delle periferie metropolitane.
Un calcio al passato troppo lontano dunque, ma anche a un presente che non funziona e che “aggiustato” sarebbe comunque troppo sbagliato per poter funzionare.
E a dire il vero, SANBA sembra davvero una rinascita, di quelle che fanno bene al cuore e alla vista.
Perchè durante il festival, c’è un tutto un gran vociare, e sorrisi gratuiti, e abbracci spontanei, e barbecue per strada, e domande da parte di anziani curiosi, e bambini che giocano (e imparano), e signore che offrono da bere, e adulti che vogliono dare una mano, ragazzi che mangiano pastarelle e cani che scondinzolano.
Perchè il segreto dei festival che riescono, non sta nella quantità di soldi che riescono a investire o nella qualità degli artisti che riescono a coinvolgere. I festival che riescono, sono quelli che ti aprono il petto e ti accarezzano la pelle. In un brivido che ha il sapore delle cose fatte in casa.
La parte conclusiva e riassuntiva del festival, la trovate Domenica 30 Maggio proprio nelle strade di San Basilio, in cui, tra una camminata e l’altra, tra un lavoro di Liqen e uno di Agostino Iacurci (anche lui ospite del festival con un lavoro che vi presenteremo nei prossimi giorni), tra una canzone cantata e una ballata, tra i Los Adoquines de Spartaco e gli Hakuna Matata, potrete percepire lo spirito vero di un festival che in Italia è sempre più raro trovare
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Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.