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Sunday cooking: crostone di pane ai cereali con cr...

Sunday cooking: crostone di pane ai cereali con crema al limone, fave fresche e gamberi rosa


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La Maltovivo Tscho è una birra kolsh, in classico stile tedesco, tipico, a sua volta, della città di Colonia.
Il birrificio in cui viene realizzata la Maltovivo si trova in Campania, Benevento.
Nonostante le birre tedesche siano famose per le basse fermentazioni, la Maltovivo Tscho è l’eccezione realizzata, invece, ad alte fermentazioni. Presenta una schiuma bianca, compatta, non persistente.
Il suo colore è giallo paglierino, limpida. Per le sue caratteristiche e colore rimane legata ad una classica birra tedesca, possedendo però, aromi più fruttati rispetto a quelli tipici delle basse fermentazioni; ma andiamo a vedere..
Al naso è profumatissima, con sentori di miele e malto, crosta di pane e fiori bianchi di campo, ma anche ricca di note fruttate come banana e albicocca, non del tutto assenti note di lieviti.
Molto carbonata, al palato si presenta comunque leggera e gradevole, assolutamente beverina.
In bocca rimane “elegante” armonica e morbida ,agrumata(limone), con punte erbacee notevoli e sul finale secca con una nota d’amaro (dei luppoli) assai piacevole che ben si sposa all’abbinamento scelto.
Con Umberto Calabria abbiamo pensato per voi a un crostone croccante di pane ai cereali con una crema delicata al limone, fave fresche e gamberi rosa. Devo dire assolutamente divino. Un incontro di sapori e gusti particolare, affumicato, fresco, aspro , e sapido trovano la loro giusta conclusione con un bel sorso di birra Maltovivo Tscho.

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Più che scrivere pedissequamente ogni passaggio provo a raccontarvi la ricetta per questo crostino goloso.
Cercate del pane ai cereali, se AI cereali tanto meglio, se non lo trovate, un buon pane integrale farà comunque il suo dovere, in ogni caso tostatelo, date retta a me.
Entrate in cucina, sistematevi davanti ai fuochi con una piccola casseruola e poi burro, limone, farina, sale e pepe.
Io faccio a occhio, ma non intimoritevi, non è complicato; fate sciogliere il burro, una bella noce abbondante, due cucchiai di farina, mescolando con un cucchiaio di legno, o una frusta a mano, otterrete un roux o comunque una pastella bella densa.
Unite il limone per stemperare il tutto e per aiutare soprattutto il roux a divenire cremoso, tipo salsina, come piace a noi, correggete di sale e pepe e poi bon finito. Giocate con i liquidi e con la farina per ottenere la consistenza di una cremina. Andateci d’occhio e tutto vi sembrerà più facile. (se siete intolleranti al glutine potete utilizzare l’amido di riso al posto della farina di frumento)
Pulite i gamberi, se li trovate freschi ve la godrete meglio, e saltateli 30 secondi 30 in una padella bella rovente, niente olii o grassi aggiunti. Sale.
Sgranate le fave, piccoline, (anche se già non è più periodo) però gira gira, qualcuno che ancora le spaccia c’è, e fatele rosolare in un fondo d’olio evo e cipolla. E non dimenticate di salare.
Cottura, 10 minuti, poi, dipende da come le preferite. Un po’croccanti sotto ai denti fanno la loro sana figura.
E poi? Finito. Spalmate una bella dose generosa di crema al limone sul pane bello caldo e tostato e adagiatevi sopra un’altra bella generosa porzione di fave e gamberi. Giro d’olio evo a crudo….cavatappi o accendino per aprire la birra eh……..ciao!

 


Claudia Ambu

Claudia Ambu, possiedo un bistrot virtuale sulla rete da tre anni. Laureata in scienze delle arti e dei beni culturali, inseguo il sogno del posto fisso, magari dietro il bancone del mio bistrot. Scrittrice, appassionata di fotografia e food, sono sempre alla ricerca di nuovi sapori, nuove storie da raccontare, con le parole e le mie immagini.

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