Non sono sicuro che Gae Aulenti, una delle poche donne architetto di fama internazionale (che si è sempre distinta per eleganza e padronanza degli spazi), sarebbe stata contenta della piazza che le hanno dedicato a Milano Porta Nuova, proprio sotto quei mostri giganti che affollano il nuovo skyline milanese.
Lo spazio in questione, progettato dallo stesso César Pelli della torre Unicredit, sembra più una scenografia da parco giochi che una piazza per i cittadini. Stretti percorsi attraversano vasche d’acqua e immancabili arredi kitsch in una composizione che non riesce a definire una fruibilità pubblica di qualità, ma solo ad essere vanesio palcoscenico per i grattacieli che la circondano.
Non servono forme bizzarre per creare spazialità che suscitino emozioni e il progetto di Townshend Landscape Architects per Granary square a Londra, con i suoi semplici ma efficaci elementi, ne è la dimostrazione.
Il disegno della pavimentazione è intervallato da fontane programmabili per definire aree per eventi e percorsi temporanei, scenografici spazi gioco, sottili specchi d’acqua o misteriosi strati di nebbia. Le tracce storiche del sito -tra cui i vecchi binari e una delicata palette cromatica– sono esaltate in uno spazio che è riuscito a diventare in poco tempo il cuore attivo dell’area di King’s Cross.
Luca Di Carlo
A 19 anni ho smesso di straziarmi su dilemmi esistenziali per iniziare a chiedermi: "può l'architettura essere poesia?". Adesso, che di anni ne ho 25, sono qui ogni settimana a condividere con voi le risposte che ho trovato (e quelle che ancora cerco)
