La chiesa di S. Maria Margherita Alacoque, a Tor Vergata, è la chiesa più brutta di Roma.
E il fatto che sia stata completata nel 2005 e non nell’82 e che sia firmata non da un geometra qualunque ma da Italo Rota, architetto con una vasta produzione internazionale, rende la vicenda paradossale. Scambiato dai cittadini per un presidio sanitario a causa della croce rossa in facciata (repentinamente rimossa), questo edificio è un vero insulto alla bellezza architettonica. I suoi esterni anacronistici presentano una scelta disastrosa di cromìe e materiali mentre all’interno troviamo colorate pavimentazioni ben adatte a una palestra per bambini e finte colonne rastremate, che completano l’opera con un ulteriore tocco kitsch.
Voliamo in Finlandia per trovare, nella piccola città di Kärsämäki, una chiesa che ci dimostra come utilizzare forme elementari e tecnologie costruttive antiche per fare architettura di qualità. Questo piccolo edificio di Anssi Lassila, realizzato interamente in legno, è un volume semplice che acquisisce qualità dall’originale e accurata scelta delle finiture e delle soluzioni costruttive, che reinterpretano la tradizione architettonica del luogo per ottenere un’atmosfera luminosa, calda e accogliente.
Luca Di Carlo
A 19 anni ho smesso di straziarmi su dilemmi esistenziali per iniziare a chiedermi: "può l'architettura essere poesia?". Adesso, che di anni ne ho 25, sono qui ogni settimana a condividere con voi le risposte che ho trovato (e quelle che ancora cerco)
