Si è conclusa qualche giorno fa, la 29esima edizione del Festival Internazionale di Moda e Fotografia Hyères 2014, manifestazione cha come cornice ha la suggestiva Villa Noailles, un capolavoro di architettura situato sulla Costa Azzurra, un tempo teatro di numerose feste a cui partecipavano artisti del calibro di Salvador Dalì e Man Ray.
La giuria composta da professionisti del settore ha decretato per la categoria della fotografia la vincita dell’italiano Lorenzo Vitturi.
Vitturi nasce a Venezia, ma attualmente vive e lavora tra Londra e Milano. Dopo la laurea in fotografia e design conseguita presso lo IED di Roma, lavora per diversi anni a Fabrica, il Centro di Ricerca e comunicazione Benetton. Un tempo allestitore di set cinematografici, Vitturi porta questa esperienza nella sua pratica artistica che ruota intorno ad un continuo dialogo tra fotografia e scultura, usando la fotografia per impostare le scene di pensieri e idee attraverso la manipolazione dello spazio.
Al festival di Villa Noailles, il fotografo ha presento una breve selezione del suo ultimo progetto , “ Dalston Anatomy” , un libro sulla Ridley Road Market di Dalston , un luogo unico a Londra, che mantiene la sua autenticità a dispetto di un processo di “contaminazione ” circostante. L’ opera è stata realizzata in un anno attraverso la raccolta di immagini e la creazione di sculture e collage con ogni tipo di materiale trovato lungo la via del mercato del quartiere. Pubblicato in edizione limitata di 700 copie in copertina rigida ciascuna ricoperta da un diverso tipo di tessuto Vlisco (una casa di moda olandese che produce tessuti ispirati alla cultura africana), “Dalston Anatomy” è già un libro acclamatissimo nella comunità della fotografia internazionale, a partire dal Times che lo ha incluso nell’elenco dei migliori libri di fotografia del 2013 , inoltre, è stato selezionato tra i venti libri fotografici candidati al First Photobook Award.
Iv Masena
Esteta per vocazione. Amante del Jazz, cultrice dei film di Godard e Buñuel, vedo l'arte come massima forma d’espressione. Finché l'uomo sarà capace di creare “bellezza”, il mondo avrà una speranza!