READING

Domenica in strada: VinZ Feel Free

Domenica in strada: VinZ Feel Free


vinz8

Rieccomi! Finalmente sono tornata, la scorsa settimana avete festeggiato la Pasqua a suon di arrosticini, abbacchio allo scottadito e uova di cioccolato che vi hanno fatto alzare glicemia. E ora che la coscienza e la pancia iniziano a parlarvi è tempo di diete, tra qualche settimana arriva la prova costume e mica volete farvi trovare impreparati all’estate? Un buon esercizio potrebbe essere la corsa urbana, cosa di cui la sottoscritta è appassionata: uno perchè correndo in città si fanno parecchi esercizi saltando ostacoli, salendo su marciapiedi e scale e poi perchè si vede un pò di street art. Soprattutto in questo periodo in cui con la bella stagione fioriscono anche dei bei nouvi capolavori di arte urbana di cui io ne vado ghiotta. Come quelli realizzati qualche settimana fa da Hyuro e VinZ a Valencia (ve ne avevamo parlato qui), due artisti che da molti anni ormai lasciano il segno un pò ovunque nella città catalana.
Di Hyuro ne sentite parlare spesso e quindi oggi è arrivato il momento di presentarvi VinZ.

VinZ è un artista spagnolo, il quale, come dicevo sopra, vive a Valencia anche se ultimamente se ne va un pò in giro per le capitali europee a fare respirare aria nuova alla sua creatività.
Così, da qualche giorno sono apparsi i suoi ultimi lavori realizzati a Londra, dove, in occasione della sua personale Tempus Fugit negli spazi di RexRomae, l’artista spagnolo ha dato vita ad una serie di lavori concepiti sempre seguendo la voce della sua personalità, fortemente influenzata dal mondo circostante e dalle situazioni quotidiane.
VinZ ha iniziato a fare quello che fa circa dieci anni fa e oggi continua a farlo con molto gusto, soprattutto giocando con la sensibilità dell’osservatore che si trova di fronte alle sue figure: imponenti, grosse, grasse, dalle grandi forme, forme indefinite, talvolta particolarmente deformi. E soprattutto nude, con la faccia di un rapace. Non delle maschere. Proprio teste di uccelli, teneramente colorate.
A VinZ piace ricreare con la sua tecnica del paste-up delle immagini semplici, servendosi della nudità dei suoi personaggi per mettere lo spettatore di fronte ad una certa ambiguità, ovvero farlo riflettere sulla possibilità di vedere riflessa la natura delle sue azioni, dei suoi pensieri e delle sue emozioni sulle superfici di quegli spazi che attraversa giornalmente.
In tal modo lo sguardo si fissa su queste creature che nella loro complessità morfologica rivelano la precarietà del nostro vivere: il passante si osserva allo specchio e nota quelle imperfezioni che hanno costruito il suo volto, il suo corpo, il sue essere individuo. Solo in mezzo a tanta gente. Una riflessione forse. O solo anche un modo per giocare con l’emotività delle persone e con la loro suscettibilità.

vinz12

vinz1

vinz2

13084076174_1753cf1491_b

vinz3

vinz4

vinz6

vinz7

vinz9

vinz10

vinz14

vinz-13

vinz-hyuro11


Zelda

Mi chiamano Zelda, come la principessa dei Nintendo, come Zelda Sayre Fitzgerald, come Beautiful Zelda della Bonzo Dog Doo-Dah Band. Sono alta quanto una mela della Val di Non, sono impertinente come i miei capelli e mi nutro di street art, quella roba di cui vi parlo la domenica quando avete il cervello quadrato e parlate di rigori e schedine. Non potrete fare a meno di me.

Commenti

commenti


RELATED POST