I dollari di Mark Wagner


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Artista, Scrittore, Editore, co-fondatore della Booklyn Artist Alliance, operativo con esposizioni in location del calibro del MoMA dalla metà degli anni ’90 ad ora.
Parliamo di Mark Wagner, figura di spicco a Brooklyn che distrugge dalle fondamenta un concetto onnipresente e (purtroppo, soprattutto in questi tempi di crisi) opprimente: il denaro.
La banconota americana da 1 dollaro (one dollar bill) è un’icona da sempre, probabilmente il pezzo di carta più conosciuto, usato e passato in più mani della storia.
Con il faccione incorniciato di George Washington sul fronte e l’abusatissima piramide con l’occhio sul retro, il “buck” è la sintesi estrema della società americana, improntata sul capitalismo dall’inizio alla fine.

C’è chi, come Wagner, ora riflette sull’effettivo valore e significato di questa cartaccia che tante generazioni di americani ha segnato e come risposta la taglia e ne reincolla i pezzi in composizioni strabilianti, che rappresentano davvero di tutto. Non avendo molta scelta a disposizione, G.Washington è protagonista di molti dei collage di Wagner: lo troviamo in diversi contesti e accompagnato da diverse figure, ma non è più in veste di presidente, bensì sta a simboleggiare l’americano medio.
I ritagli di dollaro, che l’artista tiene organizzati maniacalmente in scatole con scomparti per ogni singolo pezzo (la faccia di Washington, le varie lettere delle parole stampate, il numero 1, ecc), vengono usati anche per reinterpretare i ritratti di grandi personaggi contemporanei e non (i presidenti Lincoln e Obama, l’artista Chuck Close) o icone artistiche (è il caso di “Money Lisa”).
Dall’alto delle sue raffinate skills artistiche, Wagner si è dilettato anche a sfornare libri impattanti sia dal punto di vista grafico sia da quello dei contenuti (guardatevi Smoke In My Dreams), come anche composizioni non più bidimensionali, ma oggetti veri e propri come le spazzole coi dollari al posto delle setole.
Peculiari sono anche i dollari con delle stampe applicate, fan pensare a quanto in realtà sia relativo il valore del danaro, distrutto in funzione dell’arte e trasformato in grafiche che ricordano l’effetto pixel, di un dipinto o quello di un’incisione. Dove i solidi valori tradizionali han fallito a discapito del ben più idolatrato dollarone, per fortuna c’è chi se ne frega e la butta sul ridere: andate a visitarvi il sito, la pagina Facebook e Instagram di questo creativo, e potete donare addirittura dei dollari che verranno usati per i suoi collage qui.

Vi lascio con dei video che spiegano meglio processo creativo e la visione di Wagner, e con una ricchissima galleria.


Roberto Todone

Studio design industriale a Treviso nel tempo libero dei miei 20 anni. Per il resto sono fissato con l'esoterico, cerco messaggi nel mondo, parlo con persone.

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