La Thinkspace Scope non è solo una galleria di New York ma anche e soprattutto un luogo dove artisti di tutto il mondo fanno tappa nelle loro anche brevi trasferte nella grande mela perché funge da vetrina per molti giovani talenti che si affacciano al mondo delle gallerie e dei collezionisti. Insomma un posto fantastico anche per chi come me, come noi appassionati di questa rubrica del martedì, non possiamo ancora permetterci di acquistare un’opera ma ci piace ugualmente conoscere tutto ciò che c’è da sapere sul pop surrealism e low brow.
Tra i tanti artisti della scuderia della La Thinkspace Scope c’è anche Amy Sol, la quale finisce dritta dritta tra le righe di questa puntata di Tuesday poison.
L’artista di oggi è nata nella Corea del Sud nel 1981 ma successivamente si è trasferita a Las Vegas, in Nevada, dove ancora oggi vive.
Amy Sol si è formata studiando sola, da autodidatta, una formazione che le ha consentito di sperimentare le proprie capacità creative servendosi di semplici materiali come il legno che fa da supporto, ma non soltanto, alle sue opere.
Amy Sol dunque dipinge quasi esclusivamente su superfici di legno, i cui pigmenti finiscono per essere assorbiti nei colori di cui si serve l’artista nella rappresentazione delle sue belle fanciulle forgiate nel suo mondo surreale.
L’utilizzo di un materiale semplice e il miscuglio che si viene a creare con i colori consentono all’artista di ricreare ciò che la sua immaginazione produce pur mantenendo allo stesso tempo il contatto con il mondo reale, quello della natura e dei suoi elementi, come quello di cui usufruisce costantemente, i quali sono alla base dei suoi lavori.
Amy Sol nei suoi lavori trascina influenze artistiche che provengono dalla cultura popolare, dal mondo del design e soprattutto dalle illustrazioni manga ovviamente e poi anche dalle opere realizzate dall’illustratore giapponese Range Murata, famoso per aver creato alcuni personaggi dei giochi per la PlayStation e Spy Fiction, e ad un altro illustratore, Key Nielsen, noto esponente dell’illustrazione Art Nouveau morto nel 1957.
L’osservazione delle sue opere porta a fare alcune considerazioni di carattere qualitativo e morfologico: nel primo caso ci troviamo di fronte ad un’artista, la quale attraverso una ricerca personale fatta di forma e contenuto, trova lo spazio necessario su cui proiettare il suo mondo surreale e incantato, in cui fanciulle deliziose dialogano silenziosamente con altre creature e paesaggi improbabili, proprio come nelle favole con cui ci siamo nutriti da bambini.
Allo stesso tempo, proprio le fanciulle dall’aria malinconica e quasi sempre sfuggente ci riportano alla vita reale, quella in cui la solitudine dell’essere umano moderno induce a fare voli pindarici che oltrepassano l’immaginazione, lasciando in sospeso le nostre certezze.
Eva Di Tullio
Io sono Eva e con Tuesday Poison ogni martedì, vi racconterò la storia dell’arte pop surrealista e lowbrow: accomodatevi pure!