Sulle timeline di Facebook scorre sempre un sacco di merda, video virali di società pubblicitarie che hanno fatto bene il loro lavoro, ma che ti fanno pensare molto a come i contenuti di qualità vengano sempre più messi da parte a causa di un pubblico ogni giorno più pigro del precedente.
Nel marasma generale delle notizie (in)utili però capita sempre quella perla rara che devi sperare di poter cogliere al volo, un tesoretto nascosto che ti fa rimettere tutto in discussione e credere che alla fine dei conti, si, ne vale la pena.Vale la pena sorbirsi il video della coca cola con le mentos, e pure la “versione avanzata” con la cioccolata, (che non ho visto, ma posso assicurare che in questi giorni mi è girato intorno così tanto che probabilmente prima o poi cadrò nella trappola e cliccherò play) se alla fine la ricompensa è come quella che segue.
La perla di oggi si chiama Lök Zine (che da queste parti non è nuova ), dimostrando ancora una volta che il panorama underground delle fanzine e delle autoproduzioni, sta vivendo un momento di forma smagliante e soprattutto che Jacopo Oliveri, Salvatore Giommarresi e tutta la truppa stanno facendo un encomiabile lavoro di ricerca e divulgazione artistica.
Arrivati al quinto numero infatti, il collettivo ha deciso di regalare ai lettori un’antologia digitale gratuita (o quasi) che vi costerà giusto un tweet o uno share ma che assicurerà a tutti voi un ineccepibile momento di godimento oltre alla possibilità di vedere in anteprima la copertina del quinto numero illustrata da Philip Giordano (altra nostra vecchia conoscenza).
L’antologia, ma anche i numeri usciti fino ad ora (potete acquistare quelli rimasti qui) sono un regalo per gli occhi e per la mente, un prezioso tesoro da custodire e divulgare.
Perchè certi progetti, soprattutto quelli belli, si nutrono della condivisione di chi gli sta intorno. Di chi ci crede. Di chi non si arrende. Di chi non si accontenta.
Alessandro Rossi
Alessandro Rossi, fondatore di organiconcrete e pseudo studente di Ingegneria Edile-Architettura presso "La Sapienza" di Roma. Ossessionato dai buchi temporali, dall'eta adolescenziale, dal trascorrere del tempo, dai rapporti umani e dall'arte. Irrimediabilmente fesso.