A colpi di matita 2.0: Matteo Franco


01

Descriviti con un “tweet” (140 caratteri).
Discontinuo e disorganizzato, attento a dettagli che vedo solo io, convinto di poter raccontare qualcosa disegnando!

Come hai imparato a “disegnare”?
Non ho imparato! L’ho sempre fatto, ma credo ci sia profonda differenza tra disegnare e illustrare. Per la seconda sto ancora imparando! Se devo trovare un momento dove ho imparato e imparo tutt’ora, ti rispondo: “leggendo!”

24 ore, qual è la TUA ora e perché?
00:55 è l’ora in cui sono nato e anche quella in cui di solito do il meglio di me!

Immagina un foglio bianco, qual è il processo creativo che segui?
In media il mio processo creativo si sviluppa così: cerco di analizzare profondamente il significato di ciò che devo illustrare, quello che esso rappresenta. Mi immagino una scena, una sensazione, un’emozione e poi cerco di trasmetterla. Evitare la rapprestazione didascalica ma ricercare il concetto.
Poi c’è il lato puramente tecnico : della ricerca di reference visive, come foto e palette colore.

02

Solitamente disegni prima su carta oppure elabori tutto direttamente su pc?
Tutto nasce sempre sulla carta.
Sempre e comunque carta e matita.

Momento marzullesco: fatti una domanda e datti una risposta
Signor Franco, sia franco con me! lei francamente che ne pensa di Francisco Franco? Francamente, le rispondo che senza Franco non avremmo avuto Picasso!

Un illustratore che ci consigli di tener d’occhio?
Uno solo?? Ora in Italia teneteli d’occhio tutti!
Se devo dire nomi di promettenti mani dico
Rocco Di Poppa
e Roberta Oriano
Dalia Del Bue
colleghi romani molto bravi!

Final bonus question: Guardando e riguardando le tue illustrazioni mi sembra di percepire un venticello che crea movimento e che sembra in qualche modo dare vita alle immagini,animando la scena…lo percepisco dalla tovaglia che si alza,dall’aereo che passa,dall’ultima foglia che resta aggrappata al ramo,ma che sta per cedere…questo senso di movimento mi da l’idea che tu sia una persona dinamica,sempre in movimento,che ama sperimentare( adesso non smontarmi dicendomi che sei un pantofolaio e che ami stare in casa!!!)…se ti chiedessi di renderci protagonisti di una tua giornata tipo, quale avventure ci faresti vivere e in che modo quello che vivi condiziona la tua arte?
La vita del free lance rende il mondo intero il tuo ufficio, la mia giornata è molto movimentata.
Tutto inizia con una sveglia che suona fin troppo presto, dopo aver lottato con tutte le mie forze per alzarmi e rendermi presentabile comincia la mia giornata.
Controllo mail e lavori in sospeso e si parte, ma a volte capita di fare incontri, sia in rete che non, che ti riempono. Conoscere altri colleghi e da un giorno all’altro far partire dinamiche collaborazioni! capita che guardi per l’ennesima volta il sito di quella testata con cui tanto vorresti lavorare, e arriva il giorno in cui ci credi e ci provi!
Molto spesso la giornata si protrae ben oltre la ninna nanna di Sonia! Ma è il bello di questo lavoro, non hai limiti ne di spazio ne di tempo. Puoi lavorare da dentro la tua stanzetta come a Bruxelles o a New York!

Ringraziamo Matteo per la sua disponibilità e vi invitiamo a visitare https://www.behance.net/matteofranco

Stampa

05

04

Untitled-2

Untitled-3

 

 


Marta Latini

Mi chiamo mARTa e nel mio nome è racchiusa una parte del mio mondo...amo la danza, il design, l'architettura, la pittura, il didò e adoro le bambole di pezza; ma non sono nè una ballerina, nè un ingegnere, nè un architetto, nè una pittrice, nè tantomeno una scultrice...

Commenti

commenti


RELATED POST