Negli ultimi anni anche la moda sta cercando di dare una visione più eco-sostenibile al settore (un esempio è sicuramente Stella McCartney, il cui marchio non utilizza pelli o pellami).
Di certo la difficoltà del fare questo tipo di scelta sta nel garantire credibilità a questi prodotti alternativi, che spesso sono visti come scarsi dal punto di vista qualitativo.
Silvia Massacesi e Davide Mariani, due designer romani ,sono riusciti nell’intento di introdurre sul mercato accessori che, pur avendo una natura fortemente ecologica, mantengono quell’appeal che li rende contemporanei e di tendenza.
Le Borse in sughero e carta riciclata, sono frutto del progetto di laurea di Silvia, la quale dopo aver riscosso un considerevole interesse per la sua proposta innovativa, ha deciso di concretizzarla e iniziare a produrre.
Resistenti e impermeabili, le borse di Silvia Massacensi presentano uno stile fortemente riconoscibile, definito da eleganti decori geometrici che giocano con particolari contrasti di colore e la tridimensionalità dei materiali. Rimanendo fedeli ad una tradizione artigianale italiana, ma utilizzando tecnologie moderne, l’assemblaggio è artigianale e viene curato in ogni minimo dettaglio, partendo dalla rifinitura dei bordi in cotone, passando per la fodera in tessuto di canapa organica e finendo con la tasca interna e la tracolla removibile.
Nonostante sia nato da pochi anni, il progetto dei due giovani non è passato inosservato, ma ha già avuto riconoscimenti importanti come il primo premio del Comitato Leonardo “Moda e sostenibilità” per le migliori tesi sulle eccellenze made in Italy; esponendo succesivamente a Dubai tra i marchi scelti da Vogue Eco-Talents; mentre la borsa Farfalla è stata selezionata come prodotto eco-sostenibile italiano dell’anno 2014 dal contest “WiGreen”.
Il marchio ha saputo coniugare perfettamente l’estetica ad un concetto etico, credendo fortemente in una moda” ragionata” e promuovendo l’eco-sostenibilità come uno stile di vita e non solo come un trend del momento.
Iv Masena
Esteta per vocazione. Amante del Jazz, cultrice dei film di Godard e Buñuel, vedo l'arte come massima forma d’espressione. Finché l'uomo sarà capace di creare “bellezza”, il mondo avrà una speranza!
